Salute delle piante, serve una maggiore difesa delle produzioni Ue
La decisione del comitato permanente per la salute delle piante dell’Unione Europea, che ha approvato le nuove misure di emergenza per proteggere le piante dalla malattia della macchia nera di agrumi (Black Spot), ha dimostrato come ci sia da lavorare in profondità per creare un sistema che possa tutelare maggiormente le produzioni comunitarie. In una recente riunione del Comitato Consultivo ortofrutta Ue, è emerso come gli strumenti attuali non permettano di emanare un regolamento che consenta di bloccare automaticamente le importazioni di un prodotto infestato da un insetto o da una malattia, nel caso dell’intercettazione di un numero consistente di partite contaminate. E’ positivo che, secondo le nuove misure approvate, gli agrumi importati dal Sud Africa saranno soggetti a criteri più rigorosi come i trattamenti chimici pre e post-raccolta e la registrazione obbligatoria delle aziende di confezionamento, nonché ispezioni ufficiali in loco presso gli agrumeti, ma eventuali misure più restrittive, nel caso siano superate le 6 intercettazioni, sono state solo ipotizzate nei considerando. Il rischio è che si ripeta la situazione del 2013, quando sono serviti alla Commissione Europea ben 4 mesi per decidere il blocco delle importazioni, 4 mesi durante i quali hanno continuato ad arrivare partite contaminate, con tutti i rischi e le conseguenze del caso. Ed il blocco è stato deciso solo a campagna di importazione terminata. Il problema non è solo degli agrumi o del Sudafrica. Occorre che i meccanismi di difesa dell’Ue siano più veloci e la capacità di reazione immediata per evitare l’introduzione di patogeni che troppo frequentemente si rivelano devastanti per le produzioni di vegetali nell’Unione. Basti pensare alla situazione dei nostri castagneti con l’arrivo del cinipide o delle drupacee con la sharka o del kiwi con la batteriosi o ancora degli agrumi con la tristezza o delle palme con il punteruolo. E’ il momento giusto per rendere più funzionale ed efficiente il sistema. La proposta di revisione della normativa sulla salute delle piante, il cosiddetto “Plant Health”, presentata a maggio 2013, è ancora in discussione e i momenti cruciali si vivranno sotto la Presidenza italiana e con il nuovo Parlamento Europeo. Il tema della tutela del territorio e delle produzioni comunitari dall’introduzione di organismi nocivi è un punto critico di successo per i nostri prodotti di qualità, per i quali, non dobbiamo dimenticare, sono stati cancellati negli ultimi anni più dei due terzi dei principi attivi utilizzabili nella difesa fitosanitaria. |
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