il Punto Coldiretti

Sfruttare l’enorme potenziale del biogas agricolo

Il biogas può concorrere all’indipendenza e alla diversificazione energetica dell’UE, proteggendo l’ambiente e aprendo nuove prospettive agli agricoltori. Il Parlamento chiede quindi di sfruttare il potenziale del biogas aumentando i finanziamenti e intensificando la ricerca, garantendo però che ciò non metta a repentaglio l’approvvigionamento alimentare. I deputati chiedono poi di trattare il biogas nella futura direttiva sulle energie rinnovabili.

Con la discussione plenaria di martedì 12 marzo,  l’Europarlamento riconosce che il biogas «rappresenta una risorsa energetica essenziale che contribuisce allo sviluppo economico, agricolo e rurale sostenibile e alla protezione dell’ambiente» e ne sottolinea il contributo che può apportare alla riduzione della dipendenza energetica dell’Unione europea. Osserva inoltre che la produzione di biogas da letame, liquami e rifiuti urbani, animali e organici concorre alla diversificazione energetica e pertanto può fornire in misura crescente «un contributo alla sicurezza, alla competitività e alla sostenibilità dell’approvvigionamento energetico». Al contempo, può aprire nuove prospettive di reddito per gli agricoltori.

L’impiego di biogas, in particolare per la produzione di calore ed elettricità potrebbe incrementare significativamente le possibilità di conseguire l’obiettivo di coprire con le fonti energetiche rinnovabili il 20% del fabbisogno energetico totale dell’UE entro il 2020.

Il Parlamento incoraggia quindi l’UE e gli Stati membri a sfruttare l’enorme potenziale del biogas per la produzione di "elettricità verde" e del "gas verde" e chiede alla Commissione e agli Stati membri di elaborare, entro dicembre 2008, una politica coerente in materia di biogas. Tra le richieste più importanti per il comparto agricolo quella di predisporre una relazione specifica sul biogas che illustri le necessarie modifiche da apportare alle normative comunitarie e nazionali per agevolarne ulteriormente l’espansione, e proposte legislative sull’impiego dei residui provenienti dagli impianti per la produzione di biogas e di garantire che in tali impianti siano utilizzate solo le materie organiche «che permettono uno sfruttamento dei residui senza danni per l’ambiente».

E’ in  tale contesto, che si richiede l’inclusione della produzione di biogas nella proposta di direttiva sulle energie rinnovabili. Questa dovrebbe peraltro comprendere misure per la costruzione e la promozione di impianti per la produzione di biogas e misure di diffusione e promozione dei risultati ottenuti da precedenti esperienze. Qualora le regolamentazioni sullo sviluppo regionale e locale non consentano di finanziare tali misure, sarà necessario modificarle. Gli Stati membri dell’UE dovrebbero inoltre adottare una pianificazione nazionale e regionale volta a limitare gli ostacoli giuridici e amministrativi.

Questo disegno di sviluppo dovrebbe inoltre presentare una strategia volta ad inserire gli impianti per la produzione di biogas nel meccanismo di Kyoto nonché promuovere l’alimentazione delle reti del gas naturale con biogas.

 

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