Stop al fermo biologico, ripresa la pesca in Adriatico
Tornano finalmente in mare i pescherecci in tutto l’Adriatico per rifornire dall’inizio della settimana i mercati, la filiera e la ristorazione di pesce fresco, che mancava da 40 giorni dalle tavole degli italiani. E’ Coldiretti Impresapesca a dare la notizia della fine del fermo pesca che dal 5 agosto aveva bloccato le attivita’ della flotta italiana da Pesaro a Bari, dopo che il via libera era già scattato per il tratto da Trieste a Rimini. Via libera dunque lungo tutta la costa adriatica a fritture e grigliate a “chilometri zero” realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano. Un’opportunità per rilanciare i consumi di pesce che, secondo un’analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea, nei primi cinque mesi dell’anno hanno accusato un vero e proprio crollo dell’acquisto, con un calo del 13 per cento in valore per i prodotti ittici che sale addirittura al 18 per cento per il pesce fresco. Un fenomeno che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro. Dal primo ottobre si fermeranno le flotte a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno, oltre a quella siciliana. Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l’identità nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica. |
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