il Punto Coldiretti

Stop alla burocrazia nel vino, via alla semplificazione del settore

Il Mipaf e le Regioni stanno discutendo in questi giorni di semplificazione del settore vitivinicolo nell’ambito di un più generale progetto di semplificazione del comparto agricolo.

Si lavora a una bozza di decreto legislativo che prevede un notevole snellimento degli adempimenti dichiarativi delle aziende vitivinicole; una delle modifiche presenti – qualora accolte – prevede che la denuncia delle uve destinate alla produzione di vini a Denominazione di origine o a Indicazione geografica tipica potrà essere presentata unitamente alla denuncia generale di produzione vitivinicola mediante l’utilizzo dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). Ciò vuol dire che le due dichiarazioni saranno integrate in un unico adempimento, con notevole risparmio di tempo per i produttori.

Coldiretti ha accolto con favore questa prospettiva, chiedendo anche – per quanto riguarda il tema dei registri vitivinicoli – l’inserimento all’interno dello schema di decreto legislativo la possibilità di poter prevedere registrazioni semplificate a favore dei piccoli produttori che vinificano. Ha poi manifestato la necessità che vengano modificati alcuni articoli della legge n.82/2006 quali, ad esempio, l’esonero dalla presentazione della planimetria dei locali cantina al competente ufficio periferico dell’Ispettorato centrale controllo qualità (Icq) per i titolari di cantina la cui capienza non sia superiore ai 100 ettolitri; verrebbe così ristabilito il regime precedente all’entrata in vigore della legge Collavini-Preda.

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