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Sviluppo e innovazione, arriva il progetto Ager

Ventitré milioni di euro: è la cifra che un gruppo di 11 Fondazioni Bancarie ha messo a disposizione delle imprese e del mondo della ricerca scientifica per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione tecnologica nel settore agroalimentare, dando vita al progetto Ager (Agroalimentare e Ricerca).

Le Fondazioni che si sono messe in rete, costituendo un’associazione temporanea di scopo al fine di ottimizzare i propri investimenti a favore della ricerca nel settore agroalimentare, sono Fondazione Cariplo, che ha anche il ruolo di capofila, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Questo primo gruppo si arricchirà entro dicembre grazie all’adesione di altre Fondazioni, alcune delle quali hanno già espresso la loro manifestazione d’interesse.

Tramite le risorse del progetto Ager messe a disposizione per i prossimi tre anni le Fondazioni finanzieranno la realizzazione di ricerche nell’ambito di diversi comparti – fra cui, innanzitutto, quello delle produzioni ortofrutticole (melo, pero e ortaggi pronti per il consumo), dei cereali (grano duro e riso), della vite e della zootecnia (in particolare la filiera del suino).

Saranno finanziati anche progetti finalizzati alla divulgazione, al trasferimento e all’applicazione dei risultati delle ricerche, al fine di favorire il miglioramento dei processi produttivi, lo sviluppo di tecnologie innovative e la promozione e valorizzazione del capitale umano in un settore, come quello dell’agroalimentare italiano, che occupa un posto di rilievo nella formazione del PIL nazionale  e nella quota di export.

Il progetto Ager, come detto, avrà durata triennale e funzionerà tramite un’associazione temporanea di scopo che, di fatto, rappresenta il “veicolo” tramite il quale le Fondazioni gestiranno l’iniziativa.

Essa opererà prevalentemente lungo tre linee:

lo sviluppo diretto di progetti;

– il finanziamento di interventi di terzi con l’assegnazione di risorse tramite bandi;

la divulgazione dei risultati conseguiti tramite azioni di disseminazione nazionale e locale.

L’interesse delle Fondazioni di origine bancaria sul fronte della ricerca scientifica e nello specifico in campo agroalimentare è dovuto al fatto che l’Italia ha posizioni di leadership che meritano di essere consolidate e rafforzate e la capacità di innovazione è un asset fondamentale e imprescindibile per perseguire questo risultato.

Le Fondazioni di origine bancaria sono profondamente radicate nei loro territori e molte di esse operano in aree a forte valenza agroalimentare. Con il progetto Ager esse potranno realizzare progetti condivisi nel e con il territorio di riferimento e diventare uno snodo per attivare e implementare reti di collaborazione, spesso già esistenti, tra operatori del settore, università e centri di ricerca pubblici e privati che lavorano su temi legati all’innovazione, al trasferimento tecnologico e alla ricerca in questo campo.

Inoltre potranno contribuire meglio a esaltare la vocazione territoriale dei tessuti produttivi locali in cui esse operano, proprio concentrando gli sforzi sull’innovazione, la ricerca scientifica e il capitale umano di eccellenza.

Il progetto Ager sarà governato da un Comitato di gestione e da un Comitato scientifico. Il Comitato di gestione definisce il piano delle attività, gli strumenti, le risorse e le modalità per la loro realizzazione. Il Comitato scientifico formula gli indirizzi di attività del progetto Ager, monitora il suo andamento e vigila sulle attività realizzate.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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