Sviluppo rurale, a Cork tracciato il futuro delle nuove politiche europee
A venti anni dalla dichiarazione di Cork del 1996, che ha portato alla nascita della Politica europea di Sviluppo Rurale, si è tenuta una nuova conferenza dal nome Cork 2.0. L’incontro ha portato alla sottoscrizione di una nuova dichiarazione sullo Sviluppo rurale chiamata “Una vita migliore per le zone rurali". La nuova dichiarazione conferma molti punti del precedente documento e introduce nuove sfide in linea con l’evoluzione del contesto di riferimento. Nell’incontro è stata ribadita l’importanza dell’agricoltura, della silvicoltura e i loro settori collegati per lo sviluppo economico e sociale delle zone rurali. Infatti gli agricoltori e i silvicoltori, gestendo l’85% del territorio UE, sono considerati i "custodi del paesaggio" e hanno un ruolo chiave nel fornire beni pubblici importanti in termini di tutela dell’ambiente rurale e per contribuire al problema cambiamenti climatici. I temi portanti della nuova conferenza possono sintetizzarsi nella lotta ai cambiamenti climatici, nella necessità di assicurare equità nella filiera alimentare e di fornire agli agricoltori adeguati strumenti per la gestione del rischio e nell’obiettivo di superare il problema del digital divide. In sintesi le 10 priorità tracciate per il futuro delle Politiche di Sviluppo Rurale sono: 1. Promuovere la prosperità rurale; 2. Rafforzare le filiere rurali di valore; 3. Investire nella vitalità e mantenimento delle zone rurali; 4. Preservare l’ambiente rurale; 5. Gestire le risorse naturali; 6. Incoraggiare l’azione per il clima; 7. Incentivare la conoscenza e l’innovazione; 8. Migliorare la governance rurale; 9. Favorire la semplificazione e la trasparenza e 10.Migliorare la politica di performance e di risultato. |