il Punto Coldiretti

Tabacco, incontro Coldiretti a Perugia

Otre 300 imprenditori agricoli provenienti da Umbria, Campania, Veneto e Toscana, hanno partecipato  a  un’importante incontro promosso da Coldiretti a Perugia, per discutere delle prospettive del settore tabacco alla luce del dibattito sul futuro della Riforma Comunitaria.

Ribadita la posizione della Coldiretti, che fin dall’inizio della Riforma OCM Tabacco (2004) ha sempre sostenuto la massima percentuale di aiuto disaccoppiato, per far arrivare i finanziamenti direttamente nelle mani dei produttori e soprattutto cercando di assicurare che il settore venisse rifinanziato fino al 2013, come poi è avvenuto.

Gennaro Masiello Vice Presidente Coldiretti Nazionale ha ricordato come la Riforma abbia garantito le risorse ai produttori fino al 2013, lasciandogli piena libertà nelle scelte: come imprenditori – ha sostenuto – è legittimo che si voglia fare reddito, ottenere margine, guadagnare e crescere, però bisogna ragionare sul mercato, sui prezzi e sulla qualità delle produzioni.

“La discussione sulle regole della Riforma – ha affermato Masiello – non può distogliere l’attenzione dal tema del mercato, per noi prioritario: abbiamo avuto regole chiare da seguire dal 2004 e le vogliamo avere anche oggi. Siamo disposti a continuare a fare tabacco se questo resterà remunerativo: non si possono sempre scaricare  le inefficienze delle filiere sui produttori; per questo servono regole del gioco certe e chiare. Coldiretti – ha continuato Masiello – vuole perseguire ciò che la Riforma prevede, razionalizzando le filiere, aumentandone la competitività, favorendo una contrattazione chiara fra chi vende e chi compra il prodotto, tenere conto della qualità delle produzioni per ottenere dei prezzi giusti e ragionevoli”.

“La posizione della Coldiretti sul tabacco – ha ribadito Pietro Sandali Capo Area Economica Coldiretti Nazionale – è coerente con le indicazioni provenienti da Bruxelles e mira a impostare i ragionamenti su questioni concrete, presentando in maniera obiettiva e reale le possibilità e le problematiche del settore. Questo, per guardare oltre la fatidica data del 2013, lasciando agli imprenditori una scelta libera per continuare la propria attività”.

I produttori hanno ribadito da parte loro, di essere disposti a continuare la coltivazione del tabacco, non smantellando le proprie aziende, se le produzioni verranno pagate in maniera adeguata dall’industria, lasciando un margine conveniente alle aziende.

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