il Punto Coldiretti

Terremoto, danni per 200 milioni di euro all’agricoltura padana

Ammonta a 200 milioni di euro il primo bilancio dei danni stimati dalla Coldiretti per il terremoto che ha colpito in Emilia Romagna, tra crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), macchinari distrutti, animali imprigionati sotto le macerie e le oltre 400 mila forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano cadute a terra per il crollo delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse.

Pesanti danni alle strutture degli allevamenti di maiali e mucche come a Mirandola nell’azienda Pradella e in altre due aziende di San Felice sul Panaro (Mo) dove è crollato il tetto dove erano custoditi i maiali, con diversi animali rimasti intrappolati sotto le macerie, mentre nella zona tra San Felice e Medolla è crollato il tetto di un allevamento di mucche.

Nel Ferrarese invece, a Sant’Agostino, è crollato  l’impianto fotovoltaico installato sul tetto di un capannone adibito a ricovero dei macchinari e attrezzi agricoli nell’azienda di Mirco Tartari, componente di giunta della Coldiretti di Ferrara. Peraltro Sant’ Agostino è posto sul vecchio alveo del fiume Reno su terreno sabbioso e per effetto del sisma sembra essersi addirittura alzata la falda acquifera che sta spingendo l’acqua fuori dai pozzetti.

A Medolla nel modenese sono scoppiati i vetri delle serre di Garden Vivai Morselli e rovinate le piante ma altri danni si sono verificati anche a Finale Emilia dove nell’ azienda agricola del Presidente di zona della Coldiretti Tazio Gallini si è aperto il tetto dell’abitazione mentre nel fienile si è completamente spostata la colonna di sostegno. Crepe nei fienili, tegole cadute dai tetti delle cascine, cornicioni che si sono staccati, vecchi fabbricati crollati sono segnalati in tutta l’area interessata dal sisma.

Per il Parmigiano, ingenti danni si registrano nei magazzini delle aziende Albalat di Albareto e La Cappelletta di S. Posidonio, entrambe in provincia di Modena, e dell’azienda Caretti a San Giovanni in Persiceto (Bologna) ma danni evidenti anche per le forme di Grana impilate nei magazzini del mantovano. 
 
La Coldiretti ha già avviato una azione di verifica capillare sul territorio ma molte aziende isolate non si riescono a raggiungere telefonicamente. Il bilancio dei danni potrebbe dunque essere molto più grave.

Intanto la stessa Coldiretti ha sollecitato la proroga dei pagamenti fiscali a carico delle aziende danneggiate. Una possibilità sulla quale si è espresso favorevolmente il presidente del Consiglio Mario Monti, che ha annunciato il varo di un provvedimento in tale direzione, almeno per l’Imu.

"Occorre fare presto perché ci sono almeno 150 milioni di euro stimate di tasse in scadenza entro giugno per le aziende agricole delle aree colpite dal sisma – ha sottolineato il presidente della Coldiretti Sergio Marini -. Entro il prossimo mese dovranno pagare l’Iva, l’acconto 2012 e il saldo dell’Irpef o dell’Ires, l’Irap, i contributi Inps e la prima rata dell’Imu, senza dimenticare le rate di mutui e prestiti che ci aspettiamo vengano prorogate".

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi