il Punto Coldiretti

Tutela produzioni, l’Ue vuol modernizzare gli strumenti di difesa commerciale

La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica in merito al processo di modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale (Tdi), il cui attuale assetto normativo risale agli anni ’90. I ventisette Stati membri dell’Unione elaborano una politica commerciale comune verso i paesi terzi, finalizzata a favorire lo sviluppo del commercio mondiale, l’abolizione progressiva delle restrizioni agli scambi e la riduzione delle barriere tariffarie.

La liberalizzazione degli scambi presuppone tuttavia diritti ed obblighi da parte di tutti i partner commerciali: ciò comporta la necessità di prevedere meccanismi che consentano di assicurare il rispetto delle regole di una corretta concorrenza tra imprese che operano nel commercio internazionale.

La Legislazione Comunitaria prevede tre misure principali di Difesa Commerciale: Misure Anti-dumping, nei confronti di importazioni effettuate sul mercato comunitario da parte di imprese di paesi terzi che vendono sul mercato europeo prodotti a prezzi inferiori al prezzo di vendita sul mercato d’origine della merce (importazioni in dumping); Misure Anti-sovvenzione, nei confronti di importazioni che godono di aiuti e sovvenzioni statali concessi dai governi alle proprie imprese; Misure di Salvaguardia, che possono essere attivate in presenza di grave danno alle imprese comunitarie derivante da distorsioni del mercato, come ad esempio flussi anomali di importazioni.

La normativa comunitaria ha lo scopo di rimuovere gli effetti distorsivi delle importazioni in dumping oppure oggetto di sovvenzioni e di ripristinare un’effettiva concorrenza sul mercato europeo. Questi strumenti possono scattare, in seguito all’apertura di una apposita indagine, particolarmente complessa e lunga, nel caso di manifeste operazioni di concorrenza sleale, da parte di operatori di paesi extra-comunitari, che alterano il normale andamento del mercato.

Si tratta di misure di cui l’Italia è il primo beneficiario tra i 27 Stati membri dell’Ue e che, in passato, hanno riguardato soprattutto settori diversi dall’agro-alimentare. E’ quindi fondamentale che questi strumenti non solo rimangano, ma vengano resi ancora più efficienti, per permettere un’adeguata difesa delle nostre produzioni.

La partecipazione alla consultazione è possibile per singoli cittadini, imprese e organismi di rappresentanza ed è importante che giunga a Bruxelles un chiaro segnale sull’importanza di questi strumenti, necessari a proteggere le produzioni comunitarie, dalle ceramiche alle biciclette, dai biocarburanti ai prodotti agroalimentari. La consultazione è accessibile attraverso il link del sito della DG Trade della Commissione Europea (http://trade.ec.europa.eu/consultations/?consul id=167 ), dove è possibile compilare e spedire on-line il questionario entro il 3 luglio 2012.

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