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Usa, crolla l’export agricolo in Cina

Le esportazioni agricole statunitensi verso la Cina sono crollate nel 2025, con un calo del 54% da gennaio ad agosto e una perdita di 7,4 miliardi di dollari, secondo l’analisi di Farm Flavor sui dati commerciali del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA).

La Cina rimane uno dei principali acquirenti, ma le rinnovate tensioni geopolitiche, il cambiamento delle strategie di approvvigionamento e il rallentamento della domanda di mangimi hanno innescato il calo più marcato in oltre un decennio.

La soia ha subito il calo maggiore su base annua, con un calo di 2,7 miliardi di dollari e un terzo delle perdite totali delle esportazioni.

Le spedizioni di cotone sono diminuite di quasi l’89%, mentre il commercio di cereali si è frammentato su tutti i fronti: le esportazioni di cereali secondari sono crollate del 97%, quelle di mais del 99% e quelle di grano sono scese a zero. I mercati del bestiame non sono stati risparmiati. Le esportazioni di carne bovina sono diminuite del 54% e le vendite di carne suina del 20%.

Solo i prodotti lattiero-caseari sono rimasti relativamente stabili, con un calo di appena il 2%. A livello nazionale, il cambiamento riflette la crescente dipendenza della Cina dai fornitori sudamericani, in particolare dal Brasile, insieme ai cambiamenti economici strutturali che hanno ridotto le importazioni di mangimi e rimodellato la concorrenza globale.

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