il Punto Coldiretti

Via libera agli incentivi per l’energia verde

È stato approvato il Decreto Ministeriale che promuove le fonti rinnovabili e rende finalmente operativa la finanziaria del 2008 (Legge del 24 dicembre 2007, n.244 ). Un provvedimento che incentiva la produzione di energiua da parte di piccoli impianti, installati in aziende agricole e stalle, alimentati a biomassa agricola come le colture energetiche, i residui di potature o letame proveniente dagli allevamenti.

L’attuazione darà il via alla tariffa omnicomprensiva (incentivo più valore dell’energia elettrica), fissa per 15 anni, di 0,22 € per ogni kWh di energia elettrica immessa in rete da impianti alimentati a biomassa di potenza  inferiore al Mwatt. In alternativa e per impianti di potenza superiore al Mwatt è previsto un  moltiplicatore 1,1  per i Certificati Verdi.

Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un passo importante dell’Italia verso il raggiungimento degli impegni fissati dalla Commissione Ue con l’accordo sul clima che fissa l’obiettivo del 20 per cento di produzione di energia rinnovabile entro il 2020. Attualmente  la quota di energia rinnovabile sul consumo totale in Italia è pari al 5,2 per cento.

Il meccanismo di un conto energia fisso per le rinnovabili agricole è stato da sempre auspicato dalla Coldiretti, che in questi anni ha lavorato assiduamente per garantire un meccanismo di diversificazione del reddito dei produttori agricoli nel settore agroenergetico.

“In questi giorni – spiega il  presidente dell’associazione le Fattorie del Sole, Giorgio Piazza – è in discussione il Decreto competitività in agricoltura dove, per le energie rinnovabili da biomasse agricole, è previsto un adeguamento della tariffa fissa omnicomprensiva. Si è pertanto in attesa di un chiarimento normativo sugli incentivi specifici relativi alle biomasse agricole da filiera corta. Molte infatti le imprese agricole alla canna del gas con le banche che attendono la pubblicazione del DM che incentiva la filiera agricola. Siamo comunque soddisfatti – conclude Piazza – per l’avvio del nuovo meccanismo di incentivazione che per gli impianti a biomassa agricola garantisce la cumulabilità degli incentivi con altri fondi pubblici per un tetto massimo del 40% e permetterà a molte imprese di programmare gli investimenti futuri”.

Ma vediamo più nel dettaglio le novità.
Per quanto riguarda le biomasse da filiera, l´incentivo riconosciuto dall´emanando decreto è pari a quello stabilito per le biomasse non da filiera e pertanto 0,22 €/kwh per la tariffa omnicomprensiva e 1,1 per il coefficiente moltiplicativo dei CV.
Il tutto in attesa dell’emanazione del decreto attuativo previsto dalla legge 222/07 e dalla legge 244/07 diretto a definire i criteri di tracciabilità e rintracciabilità della filiera per accedere alla tariffa omnicomprensiva di 0,30 €/kwh ed al coefficiente moltiplicativo dei CV di 1,8.

Previsti anche: la cumulabilità fino al 40% degli incentivi pubblici con il nuovo sistema di incentivazione per gli impianti alimentati con biomasse da filiera; l’eliminazione del vincolo dei 5 anni per procedere al potenziamento o ripotenziamento degli impianti a biogas; l’introduzione di un sistema transitorio per gli anni 2009-2011 a garanzia di una ripresa del mercato dei certificati verdi; un regime transitorio alla tariffa omnicomprensiva per tutti i produttori avente diritto.

Il Decreto introduce un nuovo meccanismo in conto energia che promuove le fonti rinnovabili grazie ad una “tariffa omnicomprensiva” riconosciuta sull’energia elettrica verde immessa in rete. A beneficiare di questa tariffa, differenziata per tipologia di fonte rinnovabile, sono, a esclusione del solare fotovoltaico (a cui sono garantiti degli incentivi dedicati), gli impianti eolici di potenza attiva nominale inferiore a 200 kW e tutti gli impianti qualificati a fonte rinnovabile con potenza non superiore a 1 MW entrati in esercizio (primo parallelo) a partire dal primo gennaio 2008.

È previsto anche un sistema di revisione dei certificati verdi (CV), titoli destinati ad incentivare sul mercato la produzione di energia elettrica da parte di impianti qualificati a fonte rinnovabile.  Grazie a dei coefficienti, differenziati per tipologia di fonte rinnovabile, che moltiplicano il numero dei CV, sarà finalmente possibile differenziare l’incentivazione delle diverse tecnologie. Questo garantirà la promozione di un mix di fonti rinnovabili incentivando maggiormente quelle che ad oggi risultano essere ancora economicamente meno convenienti. Finalmente, per garantire maggiore trasparenza al mercato dei CV e garantire agli operatori le opportune informazioni sull’andamento dei mercati, il GME (Gestore del Mercato Elettrico) organizzerà un sistema di registrazione di tutte le transazioni in termini di quantità, prezzi e tipologia di certificati.

I certificati verdi, rilasciati per 15 anni per ogni MWh prodotto, possono essere richiesti a consuntivo o a preventivo dal produttore. I CV a preventivo sono rilasciati sulla base della producibilità attesa che non potrà superare valori medi caratteristici della tecnologia e, a decorrere dal 30/06/09, sono subordinati ad una fideiussione bancaria a favore del GSE commisurata al prezzo medio annuale dei CV. Il prezzo di offerta dei CV è quello stabilito nella legge finanziaria 2008, pari a 180 euro/MWh meno il prezzo dell’energia dell’anno precedente (circa 112,88 €/MWh). Mentre il prezzo medio annuale è quello relativo alle contrattazioni di tutti i titoli, indipendentemente dal loro anno di riferimento.

Infine, per riequilibrare l’eccesso di offerta sul mercato, è stato previsto un regime transitorio dei CV. Entro il mese di giugno, il GSE ritira negli anni 2009, 2010, 2011, i CV relativi alle produzioni degli anni precedenti al 2010 ad un prezzo di ritiro pari al prezzo medio di mercato del triennio precedente all´anno di richiesta.

Il Decreto introduce finalmente anche lo “scambio sul posto” per tutti gli impianti a fonte rinnovabile con potenza inferiore a 200 kW, fatta eccezione per il fotovoltaico con un limite di potenza fissato a 20 kW, e assegna all’AEEG la definizione delle modalità entro sessanta giorni dalla pubblicazione dell’attuale Decreto su GU. Un risultato importantissimo per la promozione delle fonti rinnovabili che incentiverà l’autoconsumo a scala aziendale, massimizzando i benefici economici dell’utente finale e riducendo i costi di vettoriamento dell’energia elettrica.

Inoltre prevede la garanzia di origine dell’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile ai sensi dell’art.11 del D.Lgs 387/08.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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