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Via libera al Decreto energia, ecco tutte le novità

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto legislativo sulle energie rinnovabili varato dal Consiglio dei ministri del 3 marzo scorso. Aspettando la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ecco le principali novità del provvedimento.
 
Biomasse
Con soddisfazione dell’associazione le Fattorie del Sole-Coldiretti, si amplia il concetto di biomassa a favore delle attività connesse agricole. “L’obiettivo – afferma il Presidente dell’Associazione, Giorgio Piazza – è ora quello di diversificare gli incentivi per tipologia di biomassa. Infatti per biomassa incentivata si intende ‘la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, gli sfalci e le  potature provenienti dal verde pubblico e privato, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani’”.

Fotovoltaico
Eliminato il tetto di 8.000 Megawatt (MW) per il fotovoltaico (oltre i quali sarebbe stata sospesa l’erogazione di incentivi), e previsto un quarto conto energia dal 1° giugno 2011. Il nuovo decreto sarà predisposto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente . Dalla data di entrata in vigore del presente decreto per gli impianti fotovoltaici su terreni agricoli gli incentivi saranno concessi a condizione che la potenza nominale di ciascun impianto non sia superiore a 1 MW e, nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario, gli impianti siano collocati ad una distanza non inferiore a 2 chilometri e che non sia destinato all’installazione degli impianti più del 10% della superficie del terreno agricolo nella disponibilità del proponente.

I limiti non si applicano ai terreni abbandonati da almeno cinque anni. Sono esclusi gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole che hanno conseguito il titolo abilitativo entro la data di entrata in vigore del presente decreto o per i quali sia stata presentata richiesta per il conseguimento del titolo entro il 1° gennaio 2011, a condizione in ogni caso che l’impianto entri in esercizio entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Biogas e biometano
Al fine di favorire l’utilizzo del biometano nei trasporti, le regioni prevedono specifiche semplificazioni per il procedimento di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di distribuzione di metano e di adeguamento di quelli esistenti ai fini della distribuzione del metano. gli impianti di distribuzione di metano e le condotte di allacciamento che li collegano alla rete esistente dei metanodotti sono dichiarati opere di pubblica utilità e rivestono carattere di indifferibilità e di urgenza. 

Per biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili l’incentivo dovrà tenere conto della tracciabilità e della provenienza della materia prima, nonché dell’esigenza di destinare prioritariamente: le biomasse legnose trattate per via esclusivamente meccanica all’utilizzo termico; i bioliquidi sostenibili all’utilizzo per i trasporti; il biometano all’immissione nella rete del gas naturale e all’utilizzo nei trasporti. Inoltre per biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili, in aggiunta l’incentivo è finalizzato a promuovere: l’uso efficiente di rifiuti e sottoprodotti, di biogas da reflui zootecnici o da sottoprodotti delle attività agricole, agro-alimentari, agroindustriali, di allevamento e forestali, di prodotti ottenuti da coltivazioni dedicate non alimentari, nonché di biomasse e bioliquidi sostenibili e biogas da filiere corte, contratti quadri e da intese di filiera; la realizzazione di impianti operanti in cogenerazione; la realizzazione e l’esercizio, da parte di imprenditori agricoli, di impianti alimentati da biomasse e biogas asserviti alle attività agricole, in particolare di micro e minicogenerazione, nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato.

Solare termico
Gli interventi di installazione di impianti solari termici possono essere considerati attività ad edilizia libera.

Per i Certificati verdi, il costo massimo consentito per il ritiro da parte del Gse dei titoli in eccesso è del 78% rispetto a quanto stabilito dalla Finanziaria 2008, con una riduzione quindi del 22%. Questo significa che il prezzo di ritiro dei CV da parte del GSE sarà effettuato ad un prezzo di circa 88 euro/MWh.

Cambiano anche le norme sui rifacimenti. Per gli impianti a biomassa, bioliquidi e biogas non sono considerati sostanziali i rifacimenti parziali e quelli totali che non modifichino la potenza termica installata e il combustibile rinnovabile utilizzato.

Cumulabilità
La cumulabilità è risultato importante per il settore agricolo, infatti per i soli impianti di potenza elettrica fino a 1 MW, di proprietà di aziende agricole o gestiti in connessione con aziende agricole, agro-alimentari, di allevamento e forestali, alimentati da biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili, a decorrere dall’entrata in esercizio commerciale, con altri incentivi pubblici non eccedenti il 40% del costo dell’investimento.

Infine per gli impianti cogenerativi e trigenerativi alimentati da fonte solare ovvero da biomasse e biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali, ivi inclusi i sottoprodotti, ottenuti nell’ambito di intese di filiera o contratti quadro ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, oppure di filiere corte, cioè ottenuti entro un raggio di 70 chilometri dall’impianto che li utilizza per produrre energia elettrica, a decorrere dall’entrata in esercizio commerciale, con altri incentivi pubblici non eccedenti il 40% del costo dell’investimento.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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