il Punto Coldiretti

Via libera alle regolarizzazioni dei rapporti di lavoro domestico per gli imprenditori agricoli

Via libera alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro domestico anche per gli imprenditori agricoli con un reddito inferiore ai 20.000 euro. Ad annunciarlo è la Coldiretti dopo il recepimento di una sua richiesta da parte del Ministero del Lavoro.

All’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 102/2009 relativa alla procedura di accesso all’emersione dei rapporti di lavoro domestico extracomunitario (art. 1-ter), Coldiretti aveva immediatamente segnalato la necessità di ricercare una praticabile soluzione interpretativa rispetto a un evidente problema che in prospettiva si sarebbe manifestato qualora il datore di lavoro domestico-imprenditore agricolo non fosse stato nella condizione di attestare il possesso di un reddito imponibile Irpef non inferiore a 20.000 euro.
 
Qualora infatti il reddito familiare, certificabile ai fini Irpef, fosse prevalentemente o esclusivamente provenuto da attività d’impresa agricola, ben difficilmente avrebbe potuto raggiungere la soglia richiesta, di fatto precludendo la procedura di emersione ad un’intera fascia di popolazione e famiglie, la cui sola “colpa” sarebbe stata quella di ricavare il proprio sostentamento economico da una legittima ed onesta attività di impresa agricola.
 
A fare chiarezza è ora intervenuto il Ministero del Lavoro, che su espressa conferma dell’Agenzia delle Entrate, con propria lettera circolare ha pienamente recepito le richieste dell’organizzazione agricola..
 
Sarà quindi consentita tanto la positiva conclusione delle procedure di emersione che, d’ora in avanti, anche l’ammissibilità delle istanze di nullaosta all’assunzione già a partire dal recente Dpcm flussi non stagionali 2010, click-day del 31 gennaio e 1° febbraio scorsi.
 
Pertanto, qualora il reddito certificabile dal datore di lavoro domestico fosse prevalentemente od esclusivamente riconducibile a reddito agrario, ai fini dell’ammissibilità dell’istanza per l’imprenditore agricolo sarà possibile fare riferimento ad indici di capacità economica di tipo analitico con rinvio ad altri ambiti tributari.

Tali elementi vengono individuati: dai dati risultanti dalla dichiarazione Iva prendendo in considerazione il volume d’affari al netto degli acquisti o dalla dichiarazione Irap, tenendo conto anche dei contributi comunitari eventualmente ricevuti dall’agricoltore e debitamente documentati dagli organismi pagatori.

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