Vinitaly, in 50 anni +687% export ma consumi ridotti a 1/3
In 50 anni la quantità di vino made in Italy venduto all’estero è aumentata di quasi otto volte in quantità, nonostante la produzione sia calata del 30%. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti diffusa in occasione dei 50 anni del Vinitaly dove sono state le innovazioni più significative dell’ultimo mezzo secolo di un settore che è oggi la punta di diamante e il simbolo dell’economia tricolore, con un impatto unico dal punto di vista economico, occupazionale e di immagine. Nel 1966 la quantità di vino esportato all’estero ammontava a 257 milioni di litri. In mezzo secolo le vendite sono balzate a 2 miliardi di litri (+687 per cento), con il risultato che oggi nel mondo una bottiglia esportata su 5 è fatta in Italia. E ciò nonostante la produzione di vino in Italia sia scesa dal 1966 ad oggi del 30 per cento, passando da 68,2 milioni di ettolitri ai 47,4 milioni di ettolitri registrati nel 2015, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Una quantità che ha comunque permesso all’Italia la conquista del primato mondiale davanti ai cugini francesi. |
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