Vinitaly: lo spumante cresce il triplo, record estero a 624 mln
Il fatturato dello spumante italiano all’estero ha raggiunto nel 2012 il massimo storico di 624 milioni di euro per effetto di una crescita record del 14 per cento, il triplo rispetto all’intero settore vitivinicolo aumentato solo del 5 per cento, se si escludono le bollicine. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che al Vinitaly di Verona, nel proprio stand al Centro Servizi Arena nel corridoio tra i padiglioni 6 e 7, ha esposto il meglio e il peggio dello spumante “Made in Italy” nel mondo, da quello d’oro a quello degli abissi, ma anche le nuove e pericolose imitazioni come il Kressecco al Meersecco tedeschi. Lo spumante italiano è dunque il vero traino del Made in Italy nel mondo dove cresce sia in valore (+14 per cento) che come numero di bottiglie (+2 per cento) a differenza del vino che vede tagliate di ben il 10 per cento il numero di bottiglie esportate. Se sul mercato estero le esportazioni in quantità hanno superato nel 2012 quelle dello champagne, le bollicine Made in Italy tengono – sottolinea la Coldiretti – di fronte alla crisi a livello nazionale con un aumento delle vendite dell’1,4 per cento rispetto al crollo degli acquisti in valore di champagne del 7 per cento. Un nazionalismo frutto della crisi che spinge i consumatori a sostenere i prodotti dell’economia locale per salvaguardare redditi e posti di lavoro. Ad aumentare sono soprattutto quelli secchi come il prosecco che aumenta del 6 per cento mentre un vero boom si registra per il Muller Thurgau (+21 per cento). |
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