Vino, burocrazia dimezzata con arrivo Testo unico
“L’arrivo del testo unico sul vino risponde alla richieste di Coldiretti e taglia del 50 per cento il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4000 pagine di normativa che regolamentano il settore”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’annuncio del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina all’’incontro "I territori viticoli italiani ad Expo – la semplificazione come strumento competitivo verso i mercati". “Un testo ampiamente condiviso che raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli” ha aggiunto Moncalvo. La soddisfazione è legata peraltro alla considerazione che semplificare non significare abbassare la soglia dei controlli. Il testo Unico introduce un sistema di controlli virtuoso a vantaggio dei consumatori e nel rispetto del lavoro dei produttori basato su uno sportello unico degli adempimenti (attraverso il fascicolo aziendale) e controlli a campione fondati sull’analisi dei rischi e rafforzati nella vigilanza sul mercato al consumo, che rappresenta da sempre l’anello debole del sistema. Ma le novità vanno anche nella direzione di un rafforzamento e tutela del made in Italy. In primis, l’inserimento per legge del vino e dei territori viticoli nel patrimonio culturale gastronomico e paesaggistico italiano, ma anche l’indicazione obbligatoria dell’origine per l’aceto. Prevista anche una maggiore trasparenza delle informazioni relative alle importazioni, alle aziende sanzionate ed ai codici ICQRF di identificazione delle aziende produttrici/imbottigliatrici, spesso utilizzati in sostituzione delle denominazioni aziendali complete, oltre alla costituzione di uno sportello unico per favorire e sviluppare le esportazioni. Si tratta di un ulteriore passo in avanti dopo i primi cambiamenti positivi ottenuti con il DL “Campolibero” convertito in legge nell’agosto scorso che ha già portato delle importanti semplificazioni. Infatti per evitare duplicazioni e è stato già istituito il Registro unico dei controlli con inserimento anche delle attività svolte dagli organismi di certificazione e controllo, viene rivisto l’istituto della diffida con ampliamento dei casi di applicazione, si passerà ad una completa dematerializzazione dei registri di cantina come dal decreto appena firmato dal Ministro Martina con semplificazioni a favore dei produttori fino a 1000 ettolitri e a chi trasforma esclusivamente le uve aziendali; è stato stabilito un esonero dalla tenuta dei registri per produttori fino a 50 ettolitri con annessa attività di vendita diretta e somministrazione. |
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