il Punto Coldiretti

Vino, Coldiretti e Federalimentare “stoppano” la caccia alle streghe dall’Ue

Grazie al gioco di squadra con il Governo Italiano e la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea è stato preteso ed ottenuto che, in allegato al documento della Presidenza Ue, venisse inserita una dichiarazione sulle Conclusioni del Consiglio (Epsco) per evitare di assimilare abuso alcool Paesi del Nord con il consumo consapevole e limitato delle bevande alcoliche della tradizione italiana. E’ quanto affermano Coldiretti e Federalimentare che nei giorni scorsi erano intervenute proprio per chiedere l’impegno deciso del Governo per tutelare da una nuova caccia alle streghe il vino che è la punta di diamante della filiera agroalimentare Made in Italy.

Nella dichiarazione si prende atto del fatto che il tema è di grande rilevanza per le politiche sanitarie Ue e quindi che l’Italia non intende ostacolare alcuna proposta, tuttavia si ricorda la positiva esperienza italiana che vede in generale il consumo medio della popolazione tra i più bassi in assoluto in Europa (in un contesto di stile alimentare e di vita sano)  e si precisa che per garantire l’efficacia delle politiche di prevenzione sia indispensabile un approccio multisettoriale. L’adozione di misure fiscali, infatti, non costituisce di per sé una misura efficace, e anzi essa potrebbe stimolare modalità di approvvigionamento illecite. Inoltre si ricorda che ogni iniziativa nazionale in materia di etichettatura non debba violare i principi della libera circolazione dei beni tra gli Stati membri come previsti dai Trattati.

“Insistiamo sulla necessità che l’Unione europea distingua tra consumo equilibrato di bevande alcoliche nella dieta mediterranea e l’abuso di alcol emergenziale anche per rimanere in linea con le indicazioni e il linguaggio delle organizzazioni internazionali quali Oms, che distinguono sempre l’ uso dannoso di alcol e dal semplice consumo – dice Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare.

Il vino in questi anni è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel precisare che si tratta di una componente determinante della dieta mediterranea che ha consentito all’’Italia di diventare il Paese più sano al mondo grazie al modello di qualità alimentare.

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