Voucher vendemmia, un inizio col botto
I voucher per la vendemmia stanno avendo un grande successo e si stima che entro al fine della campagna ne saranno distribuiti circa 500mila sulla base dell’ottima richiesta che si sta registrando in molte regioni vitivinicole: nel solo Veneto sono stati richiesti e prenotate fino ad ora per conto delle aziende associate oltre 42 mila buoni mentre nel Friuli sono 12mila, a Trento circa 4mila, a Brescia oltre 6 mila e a Siena oltre 2mila. In questo contesto è da apprezzare l’accoglimento da parte del Ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi della richiesta della Coldiretti di estenderli ad altre campagne di raccolta come previsto dalla nuova normativa. La forte domanda dimostra come questo nuovo metodo di pagamento del lavoro in agricoltura sia uno strumento che sta dando già delle risposte interessanti alle imprese ed ai lavoratori proprio in un anno in cui si prevede uno storico sorpasso dell’Italia sulla Francia dove la raccolta dell’uva si annuncia come la piu’ debole dal 2000, inferiore del 10 per cento alla media degli ultimi cinque anni, secondo le previsioni del Ministero dell’Agricoltura d’oltralpe. La produzione nazionale è invece stimata in aumento tra il 5 e il 10 per cento in Italia dove dovrebbe superare i 46 milioni di ettolitri di produzione previsti per i cugini francesi. Il sorpasso dell’Italia sulla Francia dal punto di vista produttivo si aggiunge al primato recentemente conquistato dal vino Made in Italy su mercati stranieri particolarmente rilevanti come gli Stati Uniti dove il 30 per cento del vino di importazione consumato è italiano, mentre secondo un recente articolo dell’Economist il prosecco italiano all’estero, dove viene spedita un terzo della produzione, fa concorrenza allo champagne con le vendite che complessivamente sono raddoppiate negli ultimi 15 anni saturando il mercato tedesco. Una competitività che è confermata anche dal fatto che in Usa e in Svizzera l’Asti e il Prosecco hanno superato la quota dello Champagne, secondo il Forum degli Spumanti. Se le quantità dovrebbero avvicinarsi ai 47 milioni di ettolitri, dal punto di vista qualitativo le previsioni in Italia sono per una vendemmia di buona qualità con un 60 per cento dei raccolti destinati alla produzione di vini Docg, Doc e Igt. Una produzione, realizzata per quasi i due terzi in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia, per la quale ci sarà un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi , con una leggera prevalenza dei primi. Occorrerà tuttavia fare i conti con le condizioni meteorologiche che già hanno influito in alcune regioni del Nord Italia. E’ prevedibile un buon recupero delle regioni meridionali, che lo scorso anno erano state le più colpite dal calo produttivo, una discreta vendemmia in linea di massima in centro Italia e nel Nord Est, con produzioni di uva previste stabili o in recupero sul 2007. In calo, rispetto all’anno precedente, la produzione delle regioni nordoccidentali (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) e della Lombardia. |
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