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Acqua, l’agricoltura europea allontana la desertificazione

Approvando con 594 voti favorevoli, 45 contrari e 12 astensioni la relazione di Richard Seeber il Parlamento sollecita il rinnovo delle infrastrutture e delle tecnologie per promuovere un uso più efficiente dell’acqua e ridurre le perdite di rete, ricorrendo anche ai fondi strutturali UE.

Più in particolare, il Parlamento insiste sul fatto che l’assegnazione di fondi destinati alle infrastrutture deve essere volta a far fronte alle azioni per migliorare la gestione e per fornire acqua di qualità a seconda delle esigenze. Tenuto conto che gli sprechi dovuti alle perdite nella rete di approvvigionamento pubblico nei centri urbani possono superare il 50%, gli europarlamentari invitano le autorità locali a migliorare le reti di approvvigionamento per la distribuzione dell’acqua divenute obsolete.

Il Parlamento ricorda poi che la direttiva in materia di acque stabilisce che "gli Stati membri tengono conto del principio del recupero dei costi dei servizi idrici" e provvedono, entro il 2010, "a che le politiche dei prezzi dell’acqua incentivino adeguatamente gli utenti a usare le risorse idriche in modo efficiente".

Nel sottolineare poi la funzione svolta dalla popolazione agricola europea nella lotta contro l’erosione dei suoli e la desertificazione, il Parlamento chiede che venga riconosciuto il ruolo fondamentale del produttore europeo nella conservazione della copertura vegetale delle regioni colpite dalla siccità più persistente o minacciate dalla sabbia trascinata dal vento.
In proposito rileva il vantaggio che determinano, in modo particolare, le colture permanenti, i frutteti e i vigneti, i pascoli e le colture silvicole mediante la raccolta dell’acqua. Sottolinea, d’altro canto, che la produzione di biocombustibili farà aumentare la domanda di elevate quantità d’acqua ed evidenzia la necessità di monitorare attentamente l’impatto del consumo di biocombustibili e di riesaminare regolarmente le politiche comunitarie e nazionali in materia. Invita poi la Commissione ad appoggiare gli Stati membri nel rimboschimento delle zone che sono colpite ciclicamente dalla siccità e dagli incendi.

I deputati ritengono poi che un sistema volontario di etichettatura sul consumo d’acqua impiegato per la fabbricazione dei prodotti, come quello già esistente per l’efficienza energetica, «costituirebbe uno strumento appropriato per un consumo idrico più sostenibile».

I deputati, infine, raccomandano che il meccanismo comunitario di protezione civile preveda la possibilità di intervenire nelle situazioni di crisi determinate dall’estrema siccità e sollecitano vivamente il Consiglio ad adottare senza indugio una decisione sulla proposta di regolamento sul Fondo di solidarietà dell’UE, allo scopo di perfezionare la definizione dei criteri e degli eventi eleggibili, compresi gli episodi di siccità, per contrastare così i danni provocati dalle catastrofi naturali in modo più efficace, flessibile e rapido.

 

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