Anche il Parlamento Ue dice no al pollo alla varechina
Nel corso della seduta Plenaria del 19 giugno scorso il Parlamento europeo ha approvato, con 526 voti favorevoli, 27 contrari e 11 astensioni, una Risoluzione con la quale esprime la propria contrarietà alla della proposta della Commissione volta a autorizzare l’utilizzo di quattro sostanze antimicrobiche (prodotti a base di cloro) per il trattamento delle carcasse di pollame destinate al consumo umano nell’Unione europea.
Secondo gli europarlamentari, l’impiego di tali prodotti “rappresenta una grave minaccia per le norme e gli standard comunitari e va a contrastare gli sforzi e gli adeguamenti realizzati dai professionisti del settore del pollame per ridurre i tassi d’infezione batterica nell’UE».
Come da sempre sostenuto da Coldiretti, anche gli eurodeputati ritengono che la proposta in questione «non corrisponde alle esigenze dei cittadini europei in materia di sicurezza e igiene alimentare, né alla domanda di modelli di produzione, in Europa e altrove, che conservino elevati standard igienici in tutto il processo di produzione e di distribuzione». Inoltre, l’uso di tali sostanze nella produzione di carni di pollame rischia di compromettere la fiducia dei consumatori europei nei confronti dei prodotti alimentari venduti nell’Unione europea. A riguardo si ricorda che, lo scorso 2 giugno, 26 esperti degli Stati membri (con l’astensione del Regno Unito) hanno espresso, nell’ambito del Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la salute degli animali, un parere negativo nei riguardi della proposta di regolamento della Commissione volta ad autorizzare l’utilizzo di sostanze a base di cloruro di sodio (varechina) nel trattamento di pulizia delle carcasse di pollo. In base a quanto stabilito dalla procedura comunitaria, il dossier sarà trasmesso al Consiglio, chiamato ad esprimersi entro tre mesi dalla data di notifica. |