Aumentano controlli e condizioni per i prodotti lattieri cinesi
Gli Stati membri, nell’ambito del Comitato permanete per la catena alimentare e la salute degli animali, hanno sostenuto, a maggioranza qualifica, la proposta di decisione della Commissione europea di modificare le condizioni speciali per le importazioni dei prodotti contenenti latte o prodotti lattieri originari della Cina, adottate in forma provvisoria lo scorso 26 settembre. Le nuove regole hanno come obiettivo quello di rafforzare le norme vigenti, stabilite nella decisione 2008/757, che vietano l’importazione dei prodotti composti contenenti latte o prodotti lattieri destinati all’alimentazione particolare dei bambini nella prima infanzia e stabiliscono controlli, a carico degli Stati membri, su tutte le spedizioni — originarie della Cina — di prodotti composti contenenti oltre il 15 % di prodotti lattieri, con l’intento di distruggere immediatamente quelli nei quali venga riscontrato un tenore di melamina superiore a 2,5 mg/kg di prodotto. Secondo quanto disposto dalle nuove norme, gli Stati membri possono effettuare controlli casuali su altri mangimi ed alimenti ad alto contenuto proteico originari della Cina, sono chiamati ad eliminare dal mercato quei prodotti nei quali sono riscontrati livelli di presenza di melamina superiori a 2,5 mg/kg di prodotto. Tale previsione è stata adottata a seguito delle difficoltà incontrate dagli Stati membri nello stabilire la percentuale esatta (15%) di latte contenuto in un certo numero di prodotti composti. Con le nuove norme, non sarà più necessario stabilire la percentuale esatta di latte presente per poter effettuare i test di analisi, basterà la presenza di un alto tasso proteico. Tale condizione, a giudizio degli esperti dei Paesi membri, potrebbe rendere di fatto tutti prodotti ad alto contenuto proteico oggetto di pratiche fraudolente, simili a quelle utilizzate per i prodotti lattiero-caseari. |