Commissione europea, ecco il programma di lavoro 2009
Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha presentato il programma di lavoro dell’esecutivo comunitario per il 2009. Si tratta dell’ultimo programma di lavoro di questa Commissione che si rinnoverà il prossimo mese di ottobre dopo l’elezione del Parlamento europeo di giugno. Nel suo ultimo anno di lavoro, la Commissione Barroso intende concentrare il proprio lavoro sulle questioni riguardanti da un lato la crisi finanziaria internazionale e dall’altro la lotta ai cambiamenti climatici in vista del Vertice mondiale sul clima di Copenaghen (COP 15) che si svolgerà nel dicembre 2009 e che sarà anticipato, il 27 maggio 2009 dalla “Conferenza mondiale dell’agricoltura sul clima” che si terrà sempre in Danimarca. Il momento però più significativo dell’azione della Commissione per il 2009 sarà la presentazione della revisione del bilancio dell’Unione. Si tratterà di un momento fondamentale sia per il futuro dell’Unione europea in generale sia per l’agricoltura in particolare. Infatti il dibattito si concentrerà sulle priorità future che l’Unione europea vorrà darsi e sulle risorse finanziarie necessarie ad affrontare le sfide del futuro. In questo scenario, il dibattito sul ruolo che la PAC dovrà continuare a svolgere a livello comunitario e sul riconoscimento da parte degli Stati membri delle necessarie risorse finanziarie da garantire ad una politica che ha dato il massimo in termini di contributo all’integrazione europea e continua a svolgere un compito fondamentale per la società che ne ha riscoperto la centralità in termini di sviluppo socio economico sostenibile. Inoltre, per quanto riguarda la politica agricola comune, il 2009 sarà l’anno dell’entrata in vigore del “Bilancio di salute della PAC”, che vedrà la Commissione e gli Stati membri ad applicare una PAC ancora una volta rinnovata e sempre più attenta a questioni quali la competitività delle imprese, la domanda dei consumatori, i cambiamenti climatici, la gestione delle acque, le energie rinnovabili oltre che alla conservazione della biodiversità. |