Con la Direttiva Breakfast più frutta nelle confetture
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE la cosiddetta Direttiva “Breakfast”, “Breakfast” per il fatto che si occupa di prodotti accumunati dall’utilizzo soprattutto a colazione. La Direttiva modifica, tra l’altro, le direttive 112 e 113/2001 che disciplinano i succhi e i nettari di frutta, le confetture, le gelatine, le marmellate di frutta, etc. In particolare sono modificate alcune denominazioni di vendita, ma fatto più importante, fortemente richiesto da Coldiretti, viene aumentata la quantità minima di frutta utilizzata nelle confetture che, ad esempio, passa da un minimo di 350 a 450 grammi per 1000 grammi di prodotto finito nelle confetture e da un minimo di 450 a 500 grammi per 1000 grammi di prodotto finito nelle confetture extra. Non si è purtroppo concretizzata la richiesta di un sistema obbligatorio di etichettatura di origine (luogo di coltivazione della frutta) per succhi e confetture. In questo modo l’UE ha perso una occasione per rendere più trasparente il mercato e dare una risposta alla richiesta di più informazioni da parte dei consumatori. L’azione della Coldiretti ha però trovato una risposta nell’impegno per la Commissione, sancito dalla Direttiva, a presentare, entro 36 mesi dall’entrata in vigore, una relazione sulla valutazione di fattibilità delle diverse possibilità di etichettatura di questi prodotti ed eventualmente una specifica proposta legislativa. Una attesa che rende ancora più importante la mobilitazione della Coldiretti nella raccolta di firme per una indicazione di origine obbligatorio in tutta l’Unione Europea. |
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