Continua la marcia dell’export agroalimentare dell’Ue-27
L’export agroalimentare dell’Unione europea a 27 continua a macinare risultati positivi. Il consueto report pubblicato dalla Commissione agricoltura Ue relativo ai primi otto mesi del 2020 (gennaio-agosto) conferma la crescita dell’export che ha raggiunto quota 119 miliardi (+1,2% rispetto allo stesso periodo 2019). L’import ha registrato un lieve incremento dello 0,8% e dunque il surplus commerciale agroalimentare si è attestato a 37,4 miliardi (+2%). Tra i mercati che hanno dato le maggiori soddisfazioni spicca la Cina dove l’export Ue è aumentato di 2,77 miliardi. Bene anche le vendite in Arabia Saudita (+537 milioni di euro). Positivi i flussi verso Svizzera e Ucraina. Per quanto riguarda il commercio con il Regno Unito lo studio precisa che si sono ridotti sia export che import. Le importazioni dal Regno Unito sono calate di 1,03 miliardi, in particolare per quanto riguarda alcolici e liquori. Le esportazioni sono scese di 329 milioni e i prodotti più colpiti sono stati vino, carne di pollame e burro. Segno meno anche per quanto riguarda le vendite negli Stati Uniti che hanno perso 692 milioni, in calo anche l’import (606 milioni). L’analisi sul fronte dei prodotti evidenzia una crescita per l’export di carne suina e grano Ue, mentre non è andata bene per le bevande alcoliche. Nei primi 8 mesi il vino, in particolare, ha ceduto 1,27 miliardi. In difficoltà anche pelli grezze, cotone, cioccolato e dolciumi. Le importazioni hanno premiato tra gli altri la frutta tropicale (+707 milioni), gli acidi grassi e le cere. |