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Crescita delle imprese e occupazione le priorità del bilancio 2010 dell’Ue

La ripresa economica sarà al centro della spesa Ue per l’anno prossimo. La proposta del  progetto preliminare di bilancio per il 2010, di 139 miliardi di euro, adottata dalla Commissione europea, intende destinare la quota più rilevante dei fondi (45%) alle misure volte a sostenere la crescita e l’occupazione (+3,2% rispetto al 2009) per contribuire a ripristinare la competitività in tutta l’Unione.

Oltre a una maggiorazione di oltre il 12% dei fondi per i principali programmi collegati alla ricerca e all’energia si prevede un aumento delle risorse anche per la politica di coesione: l’Ue-12 riceverà il 52% dei fondi di coesione e strutturali. Tutte le linee di bilancio registreranno un incremento, arrivando complessivamente a 138,6 miliardi di euro di impegni (1,18% dell’Reddito Nazionale Lordo) e a 122,3 miliardi di euro di pagamenti (1,04% dell’Reddito Nazionale Lordo).

La priorità assoluta dell’Ue è di stanziare fondi per progetti volti a salvare e a creare posti di lavoro, ad aiutare le imprese e a ripristinare la competitività: sono previsti 62 miliardi di euro per l’occupazione, le infrastrutture e la competitività, dei quali 49 miliardi sosterranno la coesione nell’Ue-27. Prosegue l’introduzione progressiva di stanziamenti per gli Stati membri che sono entrati a far parte dell’Ue nel 2004 e nel 2007 (Ue-12). Per la prima volta dall’adesione, l’Ue-12 riceverà la parte più consistente dei fondi di coesione e strutturali dell’Unione (52%).

I finanziamenti per le risorse naturali nell’Ue-27 ammontano a 59 miliardi di euro, con una spesa per l’ambiente e lo sviluppo rurale che registrerà un aumento di circa il 2,5%, arrivando quasi a 15 miliardi di euro. Gli aiuti diretti e il sostegno ai mercati assorbiranno il 31,6% delle spese Ue: il primo pilastro della Pac sarà dotato di 43,7 miliardi di euro, con un aumento del 6,4% rispetto al 2009.

Nell’aprile 2009 è stato raggiunto un accordo tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione sulla necessità di stanziare altri 5 miliardi di euro per finanziare progetti importanti nel campo dell’energia e delle infrastrutture a banda larga e affrontare nuove sfide nelle zone rurali legate alla verifica dello "stato di salute" della Pac. Dopo un primo apporto di 2,6 miliardi di euro nel 2009, saranno aggiunti al bilancio 2010 altri 2,4 miliardi di euro, la cui fonte verrà stabilita in una fase successiva della procedura di bilancio 2010.

Gli aiuti dell’Ue ai paesi in via di sviluppo erogati attraverso lo strumento di cooperazione allo sviluppo aumenteranno dell’1,7%, raggiungendo 2,4 miliardi di euro. L’assistenza preadesione (Ipa) registrerà un incremento di poco inferiore al 5% (1,6 miliardi di euro). I finanziamenti per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc) dell’Ue aumenteranno del 16%, arrivando a 282 milioni di euro. Il bilancio 2010 finanzierà anche l’ultima parte (170 milioni di euro) dello strumento per gli aiuti alimentari (1 miliardo di euro).

La parte del bilancio in cui la spesa registrerà il maggiore incremento (in linea con la programmazione finanziaria settennale dell’Ue) riguarderà i progetti per la lotta contro criminalità e terrorismo e la gestione dei flussi migratori, i cui stanziamenti saliranno del 13,5% per arrivare a quasi 1 miliardo di euro.

Più in generale, le spese amministrative per tutte le istituzioni dell’Ue registreranno un lieve aumento del 2,1%, che per le spese proprie della Commissione europea sarà inferiore all’1% (0,9%) e pari a 3,6 miliardi di euro.

L’adozione definitiva del bilancio dell’Unione europea avrà luogo a dicembre, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo.

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