il Punto Coldiretti

Crisi del latte ed etichetta all’esame del Consiglio agricolo dell’Ue

I ministri dell’agricoltura dell’Ue, riunitesi a Lussemburgo per la riunione di Consiglio, l’ultima sotto la Presidenza ceca, hanno discusso della particolare situazione di mercato del latte. Il commissario, Mariann Fischer Boel, ha confermato che presenterà una proposta per prolungare oltre il mese di agosto il periodo di intervento per il latte scremato in polvere e il  burro.

Inoltre, commentando le conclusioni dell’ultimo vertice Ue, riguardanti la richiesta alla Commissione di presentare un’approfondita analisi del mercato entro i prossimi due mesi, il Commissario ha voluto mettere in evidenza il sostegno che i leader Ue hanno dato al risultato ottenuto con l’Health Check,  per aver espressamente dichiarato di non voler mettere in discussione le linee generali dell’accordo conseguito.

I ministri hanno successivamente raggiunto l’accordo per l’adozione di un documento di conclusioni sulla comunicazione della Commissione per politica di qualità dei prodotti agricoli, presentata lo scorso 28 maggio. In particolare, con il documento adottato, il Consiglio riconosce che gli agricoltori e i consumatori sono per un uso più esteso dell’indicazione del luogo di produzione in etichetta.

A tal fine, tenendo anche conto della coerenza con tutte le pertinenti norme comunitarie in materia di etichettatura, il Consiglio invita la Commissione a valutare in quali ambiti l’indicazione in etichetta del luogo di produzione dei prodotti agricoli dell’Ue potrebbe rispondere a tali aspettative.

I ministri  non hanno invece raggiunto l’accordo per un documento di conclusioni sul futuro della Pac e in particolare sul futuro dei pagamenti diretti e, pertanto, hanno preso atto delle conclusioni della Presidenza.

Le conclusioni formulate dalla Presidenza si sono concentrate in modo particolare sulla funzione e il ruolo che dovrà svolgere in futuro il regime dei pagamenti diretti (sostegno al reddito e fornitura per beni pubblici) e sulla necessità di riesaminare i dati dei riferimenti storici attualmente in uso, considerando, in particolare la situazione di alcuni Stati membri e/o settori, e dei giovani agricoltori. Le riserve sono pervenute in particolare da alcuni paesi, come il Regno Unito, la Svezia, l’Olanda e la Danimarca, che hanno ritenuto parte del documento troppo favorevole agli aiuti diretti.

Inoltre, il Consiglio ha adottato le conclusioni sulla comunicazione della Commissione “Rendere più mirati gli aiuti agli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali" allo scopo di predisporre  una nuova classificazione di tali zone. Il Consiglio ha riconosciuto la necessita di fornire ulteriori dati, allo scopo di poter  valutare le diverse opzioni di riesame, sul futuro  sistema di delimitazione delle zone svantaggiate per il quale la Commissione ha proposto l’esame di otto criteri  biofisici. Il nuovo sistema di classificazione dovrebbe essere posto in essere nel 2014, nel frattempo l’attuale sistema resta in vigore. Questa revisione non incide sulle zone di montagna (già classificate su una base di criteri oggettivi  comuni) o per le zone con svantaggi specifici (ad esempio le isole e le zone costiere, che sono classificati in base a tali svantaggi specifici).

Al seguito il Consiglio ha raggiunto un accordo politico sulla  proposta di regolamento relativo al trattamento degli animali al momento dell’abbattimento. Il regolamento prevede una serie di misure volte a garantire un trattamento meno cruento per  gli animali destinati alla  macellazione.

Su richiesta della delegazione francese, con il sostegno di diverse delegazioni, il Consiglio ha preso nota delle opinioni espresse in merito alla necessità di un riequilibrio dei prezzi nella catena agro-alimentare. Il commissario Fischer Boel ha riferito che la Commissione sta elaborando una  relazione finale, per un piano di azione, che sarà presentata entro fine del 2009.

Fra i punti “A” (senza dibattito), il Consiglio ha raggiunto un accordo politico in vista dell’adozione di una posizione comune sul progetto di regolamento sui nuovi alimenti, dopo la prima lettura, secondo la procedura di codecisione con il Parlamento europeo.

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