Dal 2012 scatta la liberalizzazione del commercio di prodotti agricoli tra Ue e Norvegia
Dal 1° gennaio 2012 si avvierà un’ulteriore liberalizzazione del commercio in agricoltura tra il Regno di Norvegia e l’Unione europea con l’entrata in vigore dell’accordo bilaterale relativo alla concessione di preferenze commerciali supplementari per i prodotti agricoli sulla base dell’articolo 19 dell’accordo sullo Spazio economico europeo. L’accordo, che è stato pubblicato la scorsa settimana nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue, insieme alla relativa Decisione del Consiglio, è il risultato di negoziati bilaterali, condotti da marzo 2008 a gennaio 2010. Per quanto riguarda le concessioni della Norvegia all’Unione Europea, è stata prevista un’ulteriore piena liberalizzazione, che rappresenta circa il 20% delle esportazioni dell’Ue nel paese scandinavo, per un valore di circa 250 milioni di euro. In termini di valore commerciale, in totale, sarà quindi completamente liberalizzato circa il 60% degli scambi di prodotti agricoli tra il Regno di Norvegia e l’Unione europea. Tuttavia, per i prodotti più sensibili quali la carne, i prodotti lattiero-caseari, la frutta, gli ortaggi e le piante ornamentali, sono stati concordati contingenti tariffari o riduzioni delle tariffe. Sono inoltre previste disposizioni specifiche per quanto riguarda la gestione dei contingenti tariffari per i formaggi. Più nel dettaglio, la Norvegia concederà alcuni contingenti tariffari o riduzioni delle tariffe. Vediamoli. Nuovi contingenti tariffari nel settore della carne (600 tonnellate per la carne suina, 800 tonnellate per i volatili e 900 per la carne bovina), a condizione che tali quantitativi siano trasformati in contingenti NPF dell’OMC quando sarà attuato il futuro accordo OMC. Sono offerti contingenti esigui anche per alcuni prodotti tipici a base di carne. Previsti anche contingenti tariffari supplementari per i formaggi (2.700 t), i cereali (5.000 t per il grano duro, 10.000 per il granoturco, 1.000 t per la segala), la frutta e gli ortaggi (300 t per le fragole, 3.000 per le patate e 400 t per la lattuga), i prodotti a base di carne (200 t per le salsicce, 200 t per il prosciutto e 100 t per i "bacon crisp") e i succhi di frutta (di mela 1.000 t, di mirtilli neri 200 t e di ribes nero 150 t). Secondo le stime, il valore commerciale ammonta a circa 50 milioni di euro. Il contingente per i formaggi di 2.700 tonnellate andrà ad aggiungersi ai contingenti esistenti pari a 4.500 t, per un contingente totale per i formaggi di 7.200 tonnellate che corrisponde al commercio esistente tra Ue e Norvegia e rappresenta circa l’8-10% dell’attuale mercato norvegese del formaggio. Sono inoltre eliminate le condizioni relative al tipo di formaggio. Per alcune piante e fiori ornamentali, quali begonie, rose, tulipani e gigli, si applicano riduzioni delle tariffe. Gli scambi interessati dalle concessioni di cui sopra ammontano a 3,5 milioni di euro. In merito alle concessioni Ue alla Norvegia, è prevista la piena liberalizzazione per i prodotti per i quali la Norvegia offre la piena liberalizzazione e contingenti tariffari supplementari per il formaggio (3.200 t), i lamponi freschi (400 t), le patatine fritte (200 t) e i mangimi per animali domestici (13.000 t). Si ricorda infine che le esportazioni dell’Unione europea di prodotti agricoli sono raddoppiate tra il 2000 e il 2007 fino a un valore di 1,6 miliardi di euro. Il testo integrale dell’accordo tra l’Unione europea e il Regno di Norvegia è consultabile sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 327/2 del 9 dicembre 2011. |
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