il Punto Coldiretti

Dall’Europa arrivano 5 miliardi per energia e banda larga

A sostegno del piano europeo di ripresa approvato dal Consiglio nel dicembre 2008, la Commissione Europea ha presentato un piano di investimento nelle infrastrutture dell’energia e di internet a banda larga.

Le misure adottate, dice il Presidente della Commissione José Manuel Barroso, sono “un elenco di progetti specifici cui assegnare 5 miliardi di euro non utilizzati del bilancio dell’UE per costruire un’Europa più forte a lungo termine”.

Il pacchetto presentato contiene tre progetti di investimento: il primo riguarda una proposta di regolamento per finanziare (3,5 miliardi di euro) progetti strategici nel settore energetico (cattura e stoccaggio del carbonio, progetti di energia eolica offshore e progetti di interconnessioni del gas e dell’elettricità); il secondo propone di destinare 1 miliardo di euro per la banda larga, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di accesso a internet nelle zone rurali; infine 500 milioni di euro sarebbero impiegati per far fronte alle “nuove sfide” definite nel bilancio di salute della Pac.

Va rilevato che lo sviluppo della rete di internet a banda larga rappresenterebbe un obiettivo cruciale nel percorso di crescita economica e sociale delle zone rurali dell’Unione Europea dove il 30% della popolazione non ha accesso d essa. Questo inoltre potrebbe collaborare nella realizzazione dell’obiettivo dell’UE di raggiungere entro il 2010 una copertura di internet ad alta velocità del 100%.

Sembra evidente, però, che lo stanziamento di 500 milioni per far fronte alle nuove sfide rilevate dall’ultima riforma della Pac risulti alquanto esiguo, tenuto conto dell’importanza di questioni quali la lotta ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile delle acque ed altro ancora.

A tal riguardo sono da rilevare le dichiarazioni dei deputati italiani, provenienti da diversi gruppi politici, Mario Mauro del Ppe e vice Presidente del Parlamento Europeo e Gianni Pittella del Pse che denunciano il mancato rispetto dell’adeguata distribuzione geografica nella scelta dei progetti. Con questa dichiarazione i deputati hanno affermato la necessità di rivedere la proposta della Commissione nel negoziato che si svolgerà in seno al Consiglio dei Ministri al fine di garantire all’Italia la dovuta attenzione, rivedendo la lista di progetti e considerando maggiormente l’importanza dello sviluppo dei rigassificatori e dello stoccaggio del carbonio in Italia.

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