Direttiva Breakfast, etichetta trasparente su succhi, miele, confetture e marmellate
Una colazione più sana con succhi di frutta, miele, marmellate, confetture e gelatine con l’etichetta che indica la provenienza della materia prima. Il Parlamento europeo ha infatti ha approvato nei giorni scorsi , a larghissima maggioranza, la revisione delle cosiddette direttive colazione. Un ulteriore risultato sul fronte della trasparenza incassato dalla Coldiretti che si sta battendo da anni per ottenere indicazioni chiare che informino correttamente i consumatori italiani ed europei. Per quanto riguarda il miele il test prevede che il Paese in cui il prodotto è stato raccolto sia menzionato sull’etichetta, cosi come per i succhi di frutta, le confetture, le gelatine, le marmellate e le puree di castagne zuccherate. Inoltre il Paese di origine della frutta utilizzata deve essere indicato anche sull’etichetta frontale. Se il miele o la frutta provengono da più Paesi, questi devono essere menzionati sull’etichetta in ordine decrescente in base alla proporzione che rappresentano nel prodotto finale Il testo prevede anche per i succhi di frutta che l’etichetta indichi che i prodotti contengono “solo zuccheri naturali”. Così come deve essere segnalato il tasso ridotto di zucchero. In ogni caso le etichette dei prodotti alimentari con ridotto contenuto di zucchero non devono “pubblicizzare” le proprietà positive e i benefici per la salute. Il prossimo step per la revisione della direttiva, che ha iniziato il suo percorso nella Commissione europea nell’aprile di quest’anno, è l’avvio da parte dell’Europarlamento dei colloqui con i vari Governi per la definizione della legge. |
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