il Punto Coldiretti

Il Consiglio Ue pensa a un Pac più “rosa”

La parità di genere è uno dei principi fondamentali del diritto dell’Unione europea e uno degli obiettivi che l’Unione deve seguire in modo trasversale in tutte le sue politiche. In particolare, deve essere riconosciuto e potenziato il ruolo cruciale svolto dalla donne nelle zone rurali sia per quanto riguarda la composizione del tessuto sociale che la diversificazione e la multifunzionalità dell’economia rurale. Questo è quanto è emerso nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri agricoltura, avuto luogo lo scorso lunedì 17 maggio a Bruxelles.

La parità di genere nelle zone rurali ha rappresentato, infatti, uno dei punti focali su cui si è concentrato il dibatto tra i Ministri dei vari Stati membri. La discussione si è svolta sulla base di un documento/questionario che la Presidenza spagnola aveva predisposto per strutturare lo scambio di opinioni su una serie di punti riguardanti il rapporto tra le misure della Pac e l’imprenditoria femminile e che raccoglie le conclusioni del seminario che si è tenuto lo scorso aprile a Caceres (Spagna) su “Il ruolo delle donne nello sviluppo sostenibile del mondo rurale”. Il contributo più importante di questo evento è stato quello di riconoscere l’uguaglianza tra uomini e donne quale fattore essenziale per preservare l’ambiente rurale.

A tal proposito, il Consiglio ha convenuto sul ruolo importante che le donne svolgono nelle zone rurali, sottolineando come però la loro situazione attuale sia, talvolta, particolarmente precaria. I ministri hanno evidenziato l’importanza di prendere in considerazione l’obiettivo della parità di genere in tutte le politiche dell’Ue, compresa la Politica agricola comune.

La politica europea deve andare verso la promozione di eguali condizioni di lavoro nelle zone rurali e, così come suggerito anche dal Commissario Ciolos, deve prevedere, nel quadro del secondo Pilastro, nuove misure più orientate alla parte agricola femminile, che oggi rappresenta il 50% della popolazione rurale dell’Unione Europea.

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