il Punto Coldiretti

Il Parlamento europeo chiede di mantenere il bilancio della Pac

La Commissione europea dovrebbe proporre un aumento del bilancio di almeno il 5% per il Quadro Finanziario pluriennale (Qfp) dopo il 2013 rispetto al bilancio attuale. E’ la sfida lanciata dalla Parlamento europeo agli Stati membri che vogliono congelare il prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue.

Votando la relazione non legislativa redatta dall’eurodeputato conservatore spagnolo Salvador Garriga Polledo, i deputati hanno sottolineato che l’aumento del 5% della spesa è il "minimo" richiesto se l’Unione vuole soddisfare i suoi impegni nel quadro della Strategia politica Europa 2020. Adottato con 468 voti a favore, 134 contrari e 54 astensioni, la relazione del Comitato sulle sfide politiche (Sure) chiarisce che la spesa per la Pac non dovrebbe scendere al di sotto dei livelli attuali.

Per quanto riguarda la Politica agricola comune, il Parlamento europeo sostiene che dovrebbe essere mirata a contribuire al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 e che entrambi i pilastri dovrebbero offrire, in modo complementare, un contributo importante e peculiare a tal fine.

Si sottolinea poi che, se da un lato il ruolo primario della Politica agricola attuale e di quella riformata consiste nel garantire la sicurezza alimentare dell’Unione europea, come anche l’approvvigionamento alimentare mondiale in periodi di rincaro degli alimenti e di carenza di prodotti alimentari, dall’altro essa offre una varietà di beni pubblici che vanno oltre i mercati agricoli.

Infine, il Parlamento invita la Commissione a presentare proposte per una riforma della Pac che miri a una distribuzione e a un uso più efficaci ed efficienti del suo bilancio, anche tramite un’equa distribuzione dei pagamenti diretti tra Stati membri, regioni e agricoltori, rafforzando la condizionalità per i beni pubblici attesi dalla società e mediante pagamenti più mirati al fine di garantire il miglior rendimento del denaro pubblico. Si ritiene inoltre necessario mantenere una struttura a due pilasti per semplificare i meccanismi di esecuzione.

Il  testo adottato contiene proposte  per l’avvio delle politiche strutturali e di coesione e anche di un processo di riforma del sistema di finanziamento dell’Unione Europea, attraverso l’introduzione di risorse proprie in grado di sostituire gradualmente il sistema basato sulle contribuzioni degli Stati Membri. Le proposte legislative della Commissione europea  per il prossimo quadro finanziario e le risorse proprie dell’Unione sono attese per prossimo il 29 giugno.

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