il Punto Coldiretti

Il Parlamento europeo insiste: “Regole chiare sulla clonazione”

In un dibattito sul mancato accordo sulla legislazione sui nuovi alimenti nel corso della plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, si è tornato a porre il problema della necessita di una chiara disciplina sulla clonazione.

In questa occasione si è ribadito che il fallimento dei negoziati, i cui termini sono scaduti lo scorso 30 marzo, non deve privare i consumatori della possibilità di fare scelte informate sugli alimenti che acquistano.

Per memoria si ricorda infatti che in sede di Comitato di conciliazione non era stato raggiunto un accordo a causa della diversa la posizione delle tre Istituzioni in merito alla progenie e alla discendenza di questi animali.

Il Parlamento europeo, da sempre favorevole ad una moratoria generale, si è battuto affinché nell’Ue vi fosse una legislazione che non riguardasse solo i prodotti da animali clonati (campo di applicazione della normativa su nuovi alimenti) ma anche dalla loro progenie e discendenza.

Per tale ragione l’europarlamento era giunto ad accettare un compromesso che permettesse la commercializzazione di prodotti provenienti da progenie e discendenza di animali clonati e dalla loro progenie a patto che fosse stabilito un sistema di tracciabilità e di etichettatura obbligatoria di tali prodotti (attualmente non previsto).

Il Consiglio sarebbe stato favorevole ad applicare tale principio solo per la carne bovina fresca, entro due anni dall’entra in vigore del regolamento, rimettendo ad una valutazione d’impatto preventiva l’estensione di tale obbligo a tutti gli altri alimenti.

La posizione del Consiglio non stata considerata sufficiente dal Parlamento che al contrario ha insistito sulla necessità di prevedere per tutti i prodotti derivati dalla progenie di animali clonati un sistema di etichettatura obbligatorio, a prescindere dalla valutazione d’impatto, ha fatto si che non fosse raggiunto nessun accordo.

Il Vicepresidente del Parlamento europeo Ginni Pittella ha affermato che è deplorevole che la vendita di carne derivata da animali clonati possa continuare senza che sia correttamente etichettata ed ha chiesto alla Commissione europea di rimediare a tale lacuna presentando con urgenza una proposta legislativa in merito.

Inoltre l’eurodeputata olandese Kartika Liotard (Gue/Ngl), relatrice per i nuovi alimenti ha affermato "il divieto di cibo derivato da progenie di animali clonati potrebbe essere giustificato sulla base delle considerazioni etiche dei consumatori" e che l’affermazione sostenuta dalla Presidenza ungherese e dalla Commissione europea secondo cui la posizione del Parlamento europeo era in contrasto con le regole commerciali internazioni dell’Omc, potendo causare una guerra commerciale, non era in linea con l’opinione del servizio giuridico del Consiglio stesso.

Il Commissario europeo per la Salute, John Dalli, ha dal canto suo sottolineato che la Commissione dovrebbe presentare due nuove proposte sulla clonazione e sui nuovi alimenti "il più velocemente possibile", ma ha ribadito la necessità che ogni decisione sulla legislazione sulla progenie di animali clonati debba basarsi sui risultati di una valutazione di impatto su produttori e consumatori.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi