il Punto Coldiretti

Il Parlamento europeo propone più fondi per le imprese agricole al femminile

Con 598 voti a favore, 25 contrari e 37 astenuti, il Parlamento europeo ha adottato, nel corso dell’ultima Sessione Plenaria, una risoluzione sulla “Situazione delle donne nelle zone rurali dell’Unione europea”, nella quale invita gli Stati membri a promuovere l’imprenditorialità femminile, sostenere le reti imprenditoriali di donne, migliorare lo spirito imprenditoriale, le abilità e le capacità delle donne nelle zone rurali e favorirne l’inserimento negli organi direttivi di imprese e associazioni.

La Risoluzione denuncia la realtà attuale definendola penalizzante per l’imprenditoria femminile; poche donne sono, infatti, proprietarie di un’azienda agricola, generalmente di dimensioni economiche ridotte e scarsamente redditizie, mentre la maggioranza di queste lavora assieme ai loro compagni maschi (padre, fratello o coniuge) che detengono, in esclusiva, la proprietà dell’azienda,

La situazione giuridica femminile è, in numerosi Stati membri, insufficiente, tanto da comportare, come ha ribadito l’On. Cristia Klass, problemi finanziari e giuridici specifici, in particolare in materia d’accesso ai congedi di maternità e di malattia, d’acquisizione di diritti a pensione e d’accesso alla sicurezza sociale, anche in caso di divorzio.

Per porre rimedio a questa situazione, gli eurodeputati chiedono alla Commissione  di presentare, entro il 2008, una proposta legislativa per la revisione della direttiva 86/613, relativa all’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma, ivi comprese le attività nel settore agricolo, che meglio disciplini i diritti sociali e di pensionamento per i coniugi che lavorano nelle aziende agricole ed esortano, oltremodo, gli Stati membri a sviluppare il modello giuridico della proprietà condivisa.

Particolare attenzione dovrà inoltre essere posta all’uguaglianza tra uomini e donne nel contesto dei programmi comunitari.
A tale proposito, i parlamentari chiedono al Consiglio, alla Commissione ed agli Stati di aumentare il finanziamento di misure innovatrici destinate alle donne nelle regioni rurali e alla Commissione, in modo particolare, di verificare l’inserimento di tali misure nei programmi di sviluppo rurale proposti dagli Stati membri.
La Risoluzione in questione, si inserisce in un contesto di attività che da anni vede il Parlamento europeo impegnato a promuovere l’accesso al mercato del lavoro, con pari condizioni e schemi di sicurezza sociale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi occupazionali fissati dal Consiglio europeo di Lisbona nel 2000: occupazione femminile al 60% entro il 2010, contro l’attuale 55,7%.

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