il Punto Coldiretti

Il Parlamento Ue chiede origine obbligatoria e aiuti per il miele

Il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha adottato una risoluzione in cui si chiede alla Commissione europea di proporre strumenti efficaci per la competitività dell’apicoltura, minata dalla crisi sanitaria apicola.

In particolare, gli eurodeputati chiedono che si applichi un sistema di aiuti finanziari alle aziende del settore sia a livello comunitario che nazionale, oltre all’obbligatorietà dell’indicazione del Paese di origine in etichetta del miele d’api.

Nel constatare, inoltre, che tra i fattori alla base della crisi sanitaria apicola ci sono la presenza nelle arnie del parassita Varroa e la diffusione del Nosema ceranae, il Parlamento europeo esorta la Commissione ad intensificare gli sforzi della ricerca sui parassiti e sulle malattie che colpiscono mortalmente  le api, con maggiori risorse finanziare utilizzate per tale scopo. Inoltre, i parlamentari europei  hanno riconosciuto tra le cause potenziali della morte delle api “l’erosione della diversità genetica e le colture geneticamente modificate”. 

Coldiretti, già a luglio denunciava che la moria delle api non si traduce soltanto in un forte decremento della produzione di miele, ma mette a rischio la produzione di mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e colza, rilevando, anche che le api sono utili anche per la produzione di carne con l’azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture foraggiere da seme come l’erba medica ed il trifoglio, mentre la grande maggioranza delle colture orticole da seme si possono riprodurre grazie alle api come l’aglio, la carota, i cavoli e la cipolla.

Secondo i dati trasmessi dagli Stati membri relativi al 2005, il numero complessivo di apicoltori nella Comunità è di 593.000, di cui 17.986 sono considerati professionali (almeno 150 alveari).Il numero totale di alveari è di 11.631.300, di cui 4.321.901 appartenenti ad apicoltori professionali. In altre parole, il 3% degli apicoltori possiede all’incirca il 40% degli alveari. Gli Stati membri che hanno il maggior numero di alveari sono la Spagna, la Grecia, la Francia e l’Italia.

Nel 2005/2006 la produzione totale di miele dell’UE, secondo Eurostat, era pari a 201.000 tonnellate, sufficiente a garantire un auto-approvvigionamento di poco superiore al 60%. Le maggiori produzioni si sono registrate in Spagna (32.000 t.), Germania e Ungheria (20.000 t.), Romania (18.000 t.), Grecia, Francia e Polonia (16.000 t.), e Italia (13.000 t.). A livello mondiale, il maggiore produttore è la Cina, mentre gli altri principali produttori sono gli Stati Uniti e l’Argentina, che raggiungono entrambi 85.000 t di miele.

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