L’Europa punta sull’innovazione per salvaguardare le risorse idriche
La Commissione europea sostiene che il ricorso ad un atteggiamento innovativo e ad un uso più intelligente dell’innovazione ha il potenziale di rendere possibile la commercializzazione rapida ed efficace di nuove soluzioni, rispondendo allo stesso tempo alle esigenze degli utilizzatori finali. Questo il principio che si trova alla base della comunicazione, pubblicata dalla Commissione europea, sull’iniziativa del Partenariato europeo per l’innovazione (Eip) relativo all’acqua, lanciata nell’ambito della strategia Europa 2020 “L’Unione dell’innovazione”. Concentrandosi in tre settori chiave, le aree rurali, urbane e l’uso industriale, l’Eip Water intende liberare il potenziale d’innovazione nel settore contribuendo alla creazione di posti di lavoro, alla crescita economica e alla competitività in Europa. Entro il 2012, la Commissione europea presenterà un documento, il Blueprint Water, quale risposta politica alle sfide poste dai problemi e dalle lacune in materia di attuazione dell’attuale quadro per la gestione delle risorse idriche dell’Unione. In questo senso, l’Eip Water fa parte del processo di elaborazione del piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee, con il quale l’Europa si prefigge di definire una tabella di marcia verso l’efficienza nell’impiego dell’acqua. Relativamente alle zone rurali, secondo la Commissione, la biodiversità, l’agricoltura, la pianificazione territoriale e la gestione dell’uso del terreno si influenzano a vicenda e possono entrare in concorrenza per l’accesso alle risorse idriche disponibili. Questo, quando le aree rurali possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione delle alluvioni e nell’alleviare gli effetti della carenza idrica e della siccità. |