L’Europarlamento chiede lo stop alle coltivazioni Ogm
Il Parlamento europeo dice “no” alla coltivazione in Europa di organismi geneticamente modificati e chiede alla Commissione Ue di non fare proposte o rinnovare l’autorizzazione di qualsiasi varietà Ogm, “fino a quando i metodi di valutazione del rischio non saranno stati notevolmente migliorati”. L’appello degli eurodeputati, approvato a larga maggioranza (385 voti a favore, 201 contrari e 30 astensioni), arriva in vista di una prossima decisione dei 28 Stati membri sull’autorizzazione al mais transgenico 1507 dell’americana Pioneer, attesa entro il prossimo 8 febbraio. Il Parlamento europeo non solo chiede di vietarlo, ma sollecita l’esecutivo Ue a non andare oltre i suoi poteri prendendo una decisione in caso dell’ennesimo rinvio da parte degli Stati membri, tenendo conto che mancano “le condizioni per la tutela di particolari ecosistemi, ambienti o aree geografiche”, come prevede la legge. “Si tratta di un orientamento importante che – sottolinea la Coldiretti – ripropone con forza il problema della contaminazione provocata da alcune semine di mais Ogm illegittimamente realizzate nella Regione Friuli Venezia Giulia contro la disciplina nazionale di divieto di fronte alla quale si assiste ad una preoccupante assenza delle istituzioni regionali nella difesa dell’agricoltura e dell’ambiente del territorio. Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura – conclude la Coldiretti – non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy”. |
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