Ministri Ue a confronto su Pac e futuro dell’agricoltura
Stato di salute della Pac al centro della riunione informale dei ministri europei dell’agricoltura organizzata a Maribor, in Slovenia. Nel corso dei lavori, la Commissione ha presentato agli Stati membri il pacchetto di proposte legislative relative all’ health check della Politica Agricola Comunitaria e, al seguito, i ministri hanno iniziato il primo dibattito sulle proposte , con l’obiettivo di giungere alla loro adozione prima della fine del 2008. Il confronto, in particolare, si è rivelato molto animato sulle questione delle quote latte e sulla modulazione degli aiuti. Le quote latte probabilmente rappresentano il dossier più delicato del negoziato: alcune delegazioni (tra cui l’Italia) chiedono un aumento superiore dell’1% annuo proposto, mentre altre (tra cui la Francia) giudicano il progetto già troppo ambizioso . In tale contesto il commissario, signora Fischer Boel, ha ribadito che la proposta di aumento dell’1% rappresenta una soluzione di equilibrio e che sarà possibile fare di più sulla base di una relazione di mercato che sarà pubblicata nel 2011, che in ogni caso non servirà a rilanciare la discussione sul sistema quote in quanto destinato al termine nel 2015. In merito al trasferimento di fondi allo sviluppo rurale, nonostante tutte le delegazioni siano d’accordo sul fatto che occorre più disponibilità finanziaria per affrontare le sfide future, alcune hanno espresso delusione per la mancanza di ambizione della proposta della Commissione, mentre altre propendono per il mantenimento di un primo pilastro solido giudicando prematura la revisione del tasso di modulazione. La Presidenza slovena ha accolto con favore le proposte legislative che la Commissione ha elaborato nel quadro del “bilancio di salute” della PAC. Il presidente del Consiglio e ministro sloveno dell’agricoltura, Iztok Jarc, ha dichiarato che gli adattamenti devono rendere la Pac ancora più efficiente e permettere di adeguare l’ agricoltura alle nuove esigenze del mercato e fare fronte alle sfide che ci attendono. Per il presidente Jarc le modifiche previste devono essere equilibrate allo scopo di garantire una certa stabilità agli agricoltori, senza peraltro mettere in a rischio né il modello agricolo europeo né la sua competitività. La riunione informale è stata anche l’occasione di discutere sulla Pac in un contesto più ampio e rispondere alle sue nuove sfide e, allo scopo, la Presidenza slovena ha redatto un documento che mette in rilievo i cambiamenti climatici, i biocarburanti, la protezione dell’ ambiente, la gestione dei rischi nel settore dell’agricoltura e la sicurezza alimentare. A questo proposito, la presidenza slovena ha inteso formulare ai ministri dell’agricoltura europei le seguenti domande:Come l’ agricoltura deve adeguarsi a queste sfide? Come fornire prodotti alimentari di qualità a prezzo accessibile nel contesto della crescita demografica mondiale, pur preservando la biodiversità, l’ ambiente e le risorse naturali, come l’ acqua, l’ aria ed il suolo? Fino a che punto gli adattamenti previsti della Pac possono contribuire alla risoluzione di questi problemi? Nelle sue conclusioni, il ministro sloveno ha affermato che l’ agricoltura, in primo luogo, deve reagire al cambiamento climatico riducendo le sue emissioni di gas a effetto serra pur adattando la sua produzione alle nuove condizioni climatiche. Inoltre ha sostenuto che occorre valutare le incidenze della produzione di biocarburanti sulla sicurezza alimentare su scala mondiale, attuare criteri di sostenibilità quanto alla loro produzione e rafforzare il peso della ricerca e dello sviluppo in materia di biocarburanti di seconda generazione. Inoltre, il presidente Jarc ha sottolineato che il controllo dell’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli deve essere collegato con un sistema di gestione dei rischi nel settore agricolo e che, parallelamente, a causa della crescita demografica mondiale e simultaneamente della domanda alimentare, sarà necessario anche aumentare la produzione agricola. |
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