il Punto Coldiretti

Negoziati sul clima, ministri Ue a confronto sul dopo-2012

Adattamento al cambiamento climatico e protezione del clima dopo il 2012 sono stati i principali temi affrontati nella riunione informale dei ministri dell’Ue responsabili per l’ambiente, che ha avuto luogo a Praga. Il clima è anche una delle principali priorità della Presidenza Ceca nel settore dell’ambiente.

La prima parte dell’incontro è stato dedicata alla discussione sui problemi di adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare enfasi sulla situazione in Europa, in particolare in collegamento con le modifiche intercorse nel ciclo dell’acqua nelle campagne in seguito ai cambiamenti climatici. I ministri hanno discusso la futura strategia dell’Ue per l’adattamento e si sono reciprocamente informati sull’introduzione di misure concrete a livello nazionale. I ministri hanno concordato sulla necessità di prendere, in Europa come in altre regioni del mondo, una serie di misure per aumentare la resistenza delle loro popolazioni, nonché dei loro ecosistemi naturali, per fare  fronte all’impatto del cambiamento climatico.

Nella discussione anche le singole esperienze di adattamento ai cambiamenti climatici. Otto paesi membri (Germania, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Ungheria, Paesi Bassi e il Regno Unito) hanno già adottato proprie strategie di adattamento nazionale.

I ministri hanno inoltre accolto con favore l’elaborazione del Libro bianco per l’adattamento, pubblicato il 1° aprile scorso dalla Commissione europea. Questo Libro bianco indica che gli effetti del cambiamento climatico saranno diversi a seconda delle regioni europee (il più vulnerabile nelle regioni costiere, montane e predisposte alle inondazioni). Ciò significa, tra l’altro, che la maggior parte delle misure di adeguamento dovranno essere prese  a livello dei singoli Stati membri.

I ministri hanno inoltre convenuto sul fatto che per sviluppare misure di adeguamento efficaci  occorre anche migliorare le informazioni sulla base delle quali poi si adottano  le soluzioni (in particolare per quanto riguarda gli effetti pratici dei cambiamenti climatici, le loro implicazioni sociali ed economiche e l’analisi dei costi e dei fattori di produzione per il conseguimento dei differenti tipologie di misure).

Hanno inoltre sottolineato l’importanza del reciproco scambio di informazioni, un obiettivo che potrebbe per esempio essere conseguito con l’introduzione di un meccanismo comune di centri locali per lo scambio di informazioni, così come proposto dalla Commissione europea.
La seconda parte dell’incontro ha riguardato i negoziati internazionali relativi alla protezione del clima del dopo 2012 e sulla strategia dell’Ue in vista delle discussioni tra le parti firmatarie della Convenzione – Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in occasione della conferenza prevista per dicembre 2009 a Copenaghen.

La Presidenza ha ritenuto sottolineare come l’Ue sia sempre la prima, e fino ad ora l’unica regione del mondo, ad avere adottato una serie di misure ambiziose per affrontare il cambiamento climatico, nonché una posizione dettagliata in vista del futuro accordo sul clima di Copenaghen. La presidenza Ceca ha condotto l’Unione nei negoziati bilaterali con l’India, Giappone e gli Stati Uniti come pure in i negoziati multilaterali, che hanno avuto luogo la settimana scorsa nel quadro della riunione delle Nazioni Unite a Bonn.

I negoziati ora stanno per entrare nella fase più critica. Una prima proposta di testo dell’accordo di Copenaghen dovrebbe essere presentata in maggio.

In merito alle recenti azioni dell’Ue si ricorda che nella riunione del Consiglio (sessione giustizia e affari interni) del 6 aprile scorso è stato ufficialmente approvato il pacchetto legislativo energia clima che contiene misure per combattere il cambiamento climatico e a promuovere le energie rinnovabili.

Questa serie di misure intende consentire all’Ue di raggiungere l’obiettivo ambientale di una riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra e una quota di utilizzo del 20% di fonti energetiche rinnovabili nel consumo totale di energia dell’UE 2020. 

Per raggiungere tale obiettivo importanti opportunità si presenteranno per il settore agricolo che sarà chiamato a dare un ulteriore contributo, attraverso l’importante ruolo che già svolge l’agricoltura nell’attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici e nel ridurre l’emissione di gas effetto serra.

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