il Punto Coldiretti

Pac, la Commissione propone di migliorare le possibilità di accesso al greening

Un ampliamento delle possibilità di accesso alle misure del greening (l’inverdimento) da parte dell’agricoltore è stato proposto dalla Commissione europea, nel corso della riunione del Consiglio, con la presentazione di un documento. Il testo, denominato “Concept Paper”, effettua una prima analisi  del dibattito gli Stati membri e riconosce che alcuni elementi della proposta meritano un’ulteriore riflessione. Vediamo quali.

Ai fini della semplificazione e riconoscendo il contributo ambientale che gli agricoltori possono fornire tramite gli impegni  agro-ambientali e climatici  o nel contesto di un regime di certificazione ambientale,  ci potrebbe essere una conformità a una (o più) delle misure del greening.

La definizione proposta di "prati permanenti" potrebbe essere estesa anche alle zone con sistemi tradizionali di agricoltura pastorizia che svolgono un ruolo chiave per la biodiversità, l’erosione del suolo e le emissioni di carbonio e quindi rendere ammissibili le superfici dove le specie non erbacee sono predominanti.

Per la diversificazione delle colture, al fine di affrontare le preoccupazioni delle piccole aziende e di ottenere maggiore semplificazione per gli agricoltori, si potrebbe aumentare la soglia  di esenzione  sino a 10 ettari e prevedere di esonerare le aziende con una superficie sino a 50 ettari, se una parte significativa sia coperta da prati permanenti e/o temporanei, maggese o coperti da una combinazione di questi.

Per quanto riguarda l’inserimento delle colture arboree permanenti (es. frutteti) fra le aree ecologiche, il Commissario ha riferito che, nonostante non sia un elemento chiave di richieste da parte del Consiglio (richiesta proveniente da solo tre Stati membri), ha riscontrato un consenso per tale richiesta da parte del Parlamento europeo.

A conclusione del suo intervento, il Commissario ha auspicato che nelle prossime settimane i lavori proseguano per far si che a giugno si possa trovare un accordo su un dispositivo di inverdimento.

La Presidenza danese ha preso atto dell’ampio sostegno dato in seno al Consiglio all’ambizione di integrare considerazioni ambientali nella politica agricola comune per il periodo 2014-2020 sia nel primo che nel secondo pilastro. Pur riconoscendo che il principio dell’integrazione di considerazioni ambientali nei pagamenti diretti e la percentuale attribuibile a tale integrazione fanno parte delle discussioni in corso sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020, le delegazioni hanno tuttavia precisato che per realizzare tale obiettivo è necessario un adeguamento delle modalità proposte dalla Commissione.

Nelle sue conclusioni la Presidenza danese non ha nascosto l’ambizione di giungere ad un accordo sul greening a fine giugno, o perlomeno ad un adeguato sostegno alla sua relazione, con i diversi elementi della Pac, per i quali esiste un accordo o non, e le soluzioni proposte.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi