Pac, la Ue accelera sulla modulazione obbligatoria progressiva degli aiuti
Per consentire agli Stati membri di fare fronte alle crescenti necessità legate alle nuove sfide (cambiamento climatico, bioenergie, gestione dell’acqua e biodiversità), è necessario un ulteriore rafforzamento del secondo pilastro, tenuto conto in particolare delle restrizioni che gli Stati membri subiscono attualmente a causa del taglio degli aiuti allo sviluppo rurale, conseguente alla decisione del 2005 sulle prospettive finanziarie. Questo è quanto sostiene la Commissione europea che, per aumentare in maniera sostanziale la dotazione finanziaria al 2° pilastro della PAC, propone di aumentare il travaso di fondi provenienti dal 1° pilastro, attraverso l’applicazione di un tasso di modulazione più elevato e progressivo all’aumento degli importi degli aiuti diretti percepiti dalla singola impresa agricola.
I ministri dell’agricoltura dell’UE devono ancora approvare, il 17 marzo, le conclusioni di carattere generale sugli orientamenti raccomandati dalla Commissione europea per il bilancio di salute della PAC, e, nonostante ciò, i servizi dell’Esecutivo comunitario hanno già elaborato una prima versione dei testi legislativi, che il Collegio dei commissari dovrà adottare il prossimo 20 maggio per la successiva presentazione, sotto forma di proposte di regolamento, alle Istituzioni interessate.
Sulla base delle bozze in circolazione, le misure proposte dalla Commissione , in sostanza, modificheranno tre regolamenti: quello del 2003 sul regime di pagamento unico, quello del 2007 sull’organizzazione comune di mercato unica e quello del 2005 sullo sviluppo rurale.
In particolare, per aumentare la dotazione finanziaria destinata allo sviluppo rurale, la Commissione propone nell’UE a quindici, un aumento dell’8% su quattro anni, del tasso della modulazione obbligatoria che passerà così dal 5% al 7% nel 2009, al 9% nel 2010, all’11% nel 2011 ed al 13% nel 2012 (per i pagamenti superiori a 5.000 euro). L’utilizzo dei fondi, provenienti dalla percentuale di modulazione applicata al di sopra del 5% già in essere, rimarranno a disposizione nello Stato membro in cui sono stati generati.
Oltre all’applicazione di tale incremento percentuale della modulazione lineare, sempre a partire dal 2009, viene proposto una riduzione progressiva dei pagamenti del 3% per le imprese agricole che ricevono tra 100.000 e 200.000 euro all’anno, del 6% tra 200.000 e 300.000 euro e del 9% al di là di 300.000 euro. I fondi provenienti da tale prelievo percentuale addizionale saranno utilizzati alle stesse condizioni di quelli che provengono dal tasso di modulazione superiore a 5 %.
Questa misura in pratica sostituisce il tetto di spesa per azienda, inizialmente previsto nella comunicazione della Commissione, che prevedeva una riduzione graduale dell’importo erogato man mano che aumenta il totale dei pagamenti corrisposti al singolo beneficiario, pur senza arrivare al completo annullamento del sostegno anche ai livelli più alti, anche se ne ricalca le basi di impostazione pur con un’incidenza inferiore.
Inoltre, la nuova proposta di “modulazione progressiva” in parte recepisce le indicazioni provenienti dal Parlamento europeo, con la relazione di iniziativa che è stata approvata nella seduta plenaria dello scorso 13 marzo, e quindi beneficia già della sua fiducia nel successivo passaggio di consultazione nell’iter di approvazione dei testi legislativi. |
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