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Pmi, la Commissione Ue pensa a un piano per rilanciarne la competitività

Le Piccole e medie imprese (Pmi) devono affrontare una serie di ostacoli per accedere al mercato globale, anche riguardo alla disponibilità d’informazioni o alla ricerca di possibili clienti o partner. Devono altresì gestire questioni complesse, quali il rispetto delle leggi straniere, ad esempio sul diritto contrattuale, doganale, regolamenti e standard tecnici, o tutela dei diritti di proprietà intellettuale o industriale.

Ma, nell’affrontare queste sfide, sono generalmente sprovviste di adeguate competenze interne e di risorse finanziarie o umane rispetto alle imprese più grandi. Per contro, le Pmi europee dovrebbero approfittare maggiormente dei mercati emergenti come Cina, India, Russia, Sud Est asiatico o l’America Latina.
 
Per fare questo, la Commissione europea ha adottato una nuova strategia per aumentare le opportunità di crescita rafforzando il sostegno alle imprese nel processo d’internazionalizzazione. "I principali mercati non Europei caratterizzati da tassi di crescita elevati offrono opportunità inesplorate per le piccole e media imprese, che sono il primo punto di forza dell’economia europea.

Aiutarle a sfruttare al meglio il loro potenziale nell’arena globale costituisce è la via maestra per uscire dalla crisi e rilanciare competitività e occupazione", ha dichiarato Il Vice Presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, Commissario per Industria e l’Imprenditoria, presentando l’iniziativa.

L’obiettivo della Commissione, definito nella comunicazione "Piccole imprese, grande mondo – un nuovo partenariato per aiutare le Sme a cogliere le opportunità globali", è di aumentare la possibilità di concorrere sui mercati globali. Difatti, solo il 13% delle Pmi Europee operano su mercati internazionali attraverso scambi commerciali, investimenti e altre forme di cooperazione con i partner stranieri.

La Commissione lavora per rendere più efficiente il sostegno all’accesso ai mercati globali, anche attraverso il potenziamento dei servizi per le imprese e un migliore uso degli strumenti esistenti, compresa la Rete impresa Europea (Een). Le Pmi beneficeranno anche di una migliore informazione e sostegno nella ricerca di partner locali.

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