Presidenza Ue ai danesi, si punta su verde e agricoltura
Un programma di lavoro all’insegna del verde, quello del Paese scandinavo che nel suo semestre alla guida dell’Ue ha predisposto un’agenda incentrata sulla promozione di una crescita verde e sostenibile in diversi settori, quali l’energia, l’agricoltura, il clima, l’ambiente ed il trasporto. Con il nuovo anno, si è dato il via alla nuova presidenza del Consiglio dell’Unione europea che sarà detenuta dal Regno di Danimarca fino al prossimo 30 giugno. Un’Europa verde, dunque, orientata alla transizione verso una politica di sviluppo sostenibile, ma anche responsabile, nel settore finanziario; dinamica, per garantire la crescita e l’occupazione; ed infine sicura, capace di difendere la sua posizione internazionale nell’ambito della sicurezza, del commercio e dello sviluppo, secondo le parole chiave contenute nell’agenda danese per il suo semestre europeo. Un’agenda che esige una vasta azione in diversi settori, quali l’energia, l’agricoltura, i trasporti, il clima, l’ambiente e le tecnologie dell’informazione, ed è basata sul dialogo e la cooperazione tra il settore pubblico e privato. Il negoziato relativo al quadro finanziario pluriennale del bilancio europeo per il periodo 2014-2010 figura tra le priorità della presidenza danese, secondo la cui opinione il nuovo bilancio dell’Unione dovrà riflettere la situazione economica attuale e concentrarsi sui settori nei quali l’Europa può fare la differenza. Per quanto riguarda l’agricoltura, le priorità della nuova Presidenza riguarderanno le discussioni sulle proposte della Commissione europea sul futuro della Pac dopo il 2013; la riforma della politica comune nel settore della pesca ed il miglioramento della sicurezza alimentare e della salute degli animali. Più nel dettaglio, l’obiettivo della Danimarca sarà di assicurare che i lavori sulla riforma della Politica agricola siano concepiti in stretta connessione, da una parte, con le negoziazioni sul quadro finanziario pluriennale per il periodo dopo il 2013 e, dall’altra, con gli obiettivi della strategia Europa 2020, con una maggiore attenzione alla natura, all’ambiente e al cambiamento climatico, così come ad una generale ristrutturazione ecologica del settore. Secondo il progetto di calendario dei lavori del Consiglio agricoltura, nei prossimi mesi i ministri europei affronteranno discussioni sui piani di riforma dell’Ocm unica, incluso il settore dello zucchero, gli strumenti per la gestione delle crisi e le organizzazioni di produttori; la semplificazione della Pac; la redistribuzione dei pagamenti diretti e l’equilibrio tra i due Pilastri; la definizione di “agricoltore attivo”; le proposte sui regimi per i piccoli e per i giovani agricoltori; il capping; il pagamento addizionale per le zone svantaggiate e il sostegno accoppiato; ed infine le proposte sullo sviluppo rurale. Nel settore della sicurezza alimentare, sotto la presidenza danese, il Consiglio continuerà le discussioni sulla proposta della Commissione di rivedere le regole per gli alimenti per particolari usi nutrizionali e attenderà le proposte della Commissione sui nuovi alimenti (Novel foods). È inoltre intenzione della Danimarca lavorare con le altre istituzioni al fine di chiudere il “pacchetto qualità”. Sulla base della relazione dell’esecutivo comunitario sul regolamento dell’agricoltura biologica, la Presidenza inizierà a predisporre un tavolo per le discussioni sul funzionamento delle attuali regole, al fine di individuare quali sarebbero, secondo il parere degli Stati membri, gli aspetti di maggiore importanza da tener conto in una possibile nuova proposta legislativa. Nell’ambito del benessere degli animali, le priorità riguarderanno l’attesa comunicazione della Commissione europea sulla nuova strategia sul benessere degli animali così come la relazione sul regolamento sulla protezione degli animali durante il trasporto. Nell’agenda danese sarà inoltre data attenzione alla problematica della resistenza antimicrobica e alla legislazione sull’ispezione delle carni. Per quanto riguarda la pesca, nel corso del semestre danese, il Consiglio continuerà a lavorare sulla riforma della politica comune della pesca, con attenzione alla semplificazione, all’assicurazione di strumenti finanziari all’altezza degli obiettivi e allo sviluppo di un approccio coerente per l’acquacoltura. Per quanto riguarda l’ambiente, la Danimarca intende concludere le negoziazioni sulla revisione della direttiva sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati (Ogm) e lavorare per rinnovare l’impegno dell’Unione, per uno sviluppo sostenibile a livello globale, al prossimo summit Rio +20. Il Consiglio ed il Parlamento europeo lavoreranno anche per elaborare il quadro per il 7° programma di azione ambientale che, secondo il parere danese, dovrebbe combinare strategie operative volta a trasformare l’Ue in un’economia verde, efficiente nell’uso delle risorse. In quest’ottica la presidenza promuoverà anche i lavori sulla Strategia europea per la biodiversità 2020 e si adopererà per la ratifica e l’implementazione del Protocollo di Nagoya. Inoltre la Presidenza si concentrerà sulla Roadmap 2050 per l’economia a basse emissioni di carbonio, al fine di assicurare un’ambiziosa e rafforzata politica europea per il clima, iniziando le discussioni sui potenziali obiettivi dopo il 2020. Il Consiglio cercherà inoltre di fare progressi nelle negoziazione sull’attesa proposta della Commissione sull’inclusione delle attività Lulucf nell’obiettivo di riduzione. |