il Punto Coldiretti

Ricerca, l’Ue punta sulla semplificazione

La Commissione europea ha pubblicato la Comunicazione sulla “semplificazione dell’implementazione della cornice dei progetti di ricerca”, in cui presenta un piano finalizzato a rendere le procedure di partecipazione ai progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea più agevoli, semplici ed accessibili ai migliori ricercatori, imprese, università e a tutti gli altri attori innovatori presenti a livello europeo e mondiale.

Questo documento parte dalla considerazione che alla ricerca e all’innovazione viene riservato un ruolo di primo piano nell’iniziativa della Commissione “Europa 2020 – una strategia per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva”. Inoltre, un piano europeo per la ricerca e innovazione sarà presto definito al fine di indicare le priorità e le linee direttrici per migliorare le condizioni della ricerca Ue e per meglio permettere l’esplicitazione delle sue potenzialità creative e innovatrici. In tale ottica, sono considerati prerequisiti essenziali la chiarezza degli obiettivi e degli strumenti, la consistenza e la stabilità delle regole e la velocità delle procedure amministrative.

La strategia della Commissione è suddivisa in tre parti: la prima riguarda i miglioramenti e la semplificazione nell’ambito del quadro giuridico e normativo attualmente in vigore (breve termine); la seconda concerne i cambiamenti alle regole finanziarie esistenti al fine di permettere una semplificazione più radicale, mantenendo al contempo un controllo efficace sempre però nel contesto dell’attuale modello basato sui costi. Infine, la terza parte prospetta dei cambiamenti di più lungo termine verso finanziamenti basati sui risultati.

Di fronte alla complessità della panorama dei finanziamenti Ue alla ricerca, derivata dalla notevole diversità e disomogeneità dei sistemi nazionali legali, la Commissione propone la definizione di principi base comuni come fonte indubbia di ulteriore semplificazione.

Il Commissario europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha confermato la volontà di “ridurre al minimo gli oneri amministrativi nei programmi di ricerca in Europa”, sottolineando come lo sviluppo della ricerca possa aiutare a rilanciare l’economia europea e contribuire a migliorare la qualità della vita, nel suo complesso, in Europa.

Contemporaneamente alla proposta di semplificazione, la Commissione ha avviato una valutazione intermedia del programma attualmente in vigore, il Settimo Programma Quadro (7° PQ). Un gruppo di esperti indipendenti, presieduto dallo svedese Rolf Annenberg, direttore generale del Consiglio svedese di ricerca per l’ambiente, le scienze agricole e la pianificazione territoriale – Formas, è stato incaricato di effettuare questo esame e di presentare una relazione in autunno.

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