il Punto Coldiretti

Riesame del bilancio Ue, la Pac resta al centro delle politiche comunitarie

Un’economia dell’Ue sostenibile ha bisogno di un settore agricolo vigoroso che dia il suo contributo a una grande varietà di obiettivi, inclusi la coesione e il cambiamento climatico, la protezione dell’ambiente e della biodiversità, la salute e la competitività, così come la sicurezza alimentare.

E’ quanto afferma la Commissione europea nella sua comunicazione sul riesame del bilancio, la cui adozione avviene al seguito un lungo processo di consultazione e di riflessione al fine di garantire un migliore utilizzo del budget coomunitario, in conformità con le sue politiche e con l’attuazione della Strategia Europa 2020.

Il documento di riesame, non contiene indicazioni sulle cifre di bilancio, ma affronta alcuni dei problemi che il bilancio dell’Ue si trova ad affrontare nelle  prospettive finanziarie a partire dal 2013. Successivamente, entro il 1° luglio 2011, la Commissione dovrà presentare le sue proposte per il prossimo quadro finanziario pluriennale: trattasi di una proposta di regolamento che fissa il quadro finanziario pluriannuale e di un progetto di decisione relativo alle risorse proprie.

Per quanto riguarda la Pac, la comunicazione fa una rassegna delle riforme successive che hanno avvicinato l’agricoltura al mercato per realizzare progressi in materia di sicurezza alimentare: l’agricoltura continua ad essere il maggior fornitore di alimenti di alta qualità in un momento in cui i bisogni di una popolazione mondiale in rapida crescita continuano ad aumentare.

Ricordando che più di un terzo del reddito agricolo dipende dai pagamenti diretti, la comunicazione rileva che la distribuzione dei pagamenti diretti è basata su valori di riferimento risalenti a oltre un decennio e i livelli dei pagamenti diretti agli agricoltori varia considerevolmente da uno Stato membro all’altro. Pertanto, rompere il legame ai riferimenti storici consentirebbe di utilizzare meglio gli incentivi per raggiungere i risultati e di rendere i due pilastri della Pac meglio orientati e più rispondenti alle priorità.

Il percorso di riforma della Pac, secondo l’Esecutivo comunitario, dovrebbe pertanto orientare  la Politica agricola sulle priorità politiche generali dell’Ue con particolare attenzione al fine di  rendere gli aiuti diretti più “ambientali”; lo sviluppo rurale dovrebbe avere lo scopo di promuovere un settore agricolo competitivo e l’innovazioni settoriale; gli strumenti di gestione del mercato dovrebbero essere combinati con lo sviluppo di forme di assicurazione del reddito ed è necessario migliorare la competitività nella filiera alimentare; occorre una maggior sinergia tra sviluppo rurale ed altre politiche europee.

La riforma della Pac, secondo la comunicazione, potrebbe quindi essere perseguita con diversi gradi d’intensità e potrebbe limitarsi ad appianare alcune differenze attuali come maggiore equità nella distribuzione dei pagamenti diretti tra Stati membri e agricoltori. Una revisione più profonda potrebbe rivelarsi necessaria in modo che la Politica agricolo diventi più sostenibile per rimodellare l’equilibrio tra i diversi obiettivi politici, agricoltori e Stati membri, in particolare attraverso l’introduzione di un approccio più orientato alle priorità. Infine, una riforma più radicale dovrebbe portare all’abbandono progressivo del sostegno al reddito e delle misure di mercato, dando priorità a obiettivi ambientali e di cambiamento climatico piuttosto che alle dimensioni economiche e sociali della Pac.

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