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Riforma della Pac, primo confronto tra i Ministri dell’Agricoltura Ue

I Ministri dell’agricoltura nel corso della riunione di Consiglio, a Lussemburgo, hanno avuto il primo scambio di opinioni sulle proposte legislative di riforma della Pac dopo il 2013, adottate dalla Commissione europea il 12 ottobre scorso. Il dibattito è stato aperto dal commissario Dacian Cioloş, che ha presentato ai Ministri il progetto di riforma della Pac, basato sui due pilastri e quattro regolamenti.

In merito al primo pilastro il Commissario ha tenuto a precisare che l’aiuto di base e l’aiuto ecologico hanno obiettivi diversi, con regimi sanzionatori diversi: l’aiuto ecologico non è una condizione di ammissibilità all’aiuto di base, ha precisato Ciolos.

Inoltre, secondo il Commissario, la proposta dovrà essere modificata e migliorata nel processo democratico di codecisione, tra il Consiglio e il Parlamento europeo, con la consapevolezza di mantenerne la coerenza generale della Pac per garantire la competitività economica e sostenibile a lungo termine dell’agricoltura europea nel svolgere il ruolo di produzione di cibo e di beni pubblici.

Il Commissario ha, inoltre, rilevato che il processo decisionale sarà lungo e andrà di pari passo con la discussione riguardante le prospettive di bilancio: per prendere la decisione definitiva sulla Pac sarà necessario attendere la decisione del Parlamento e del Consiglio sul bilancio.

Nel corso del dibattito, per quanto riguarda i pagamenti diretti, diverse delegazioni hanno espresso la loro preoccupazione. Se alcuni Stati membri sono d’accordo con l’introduzione di misure ecologiche nell’ambito del primo pilastro, altri hanno messo in dubbio la conformità obbligatoria di alcune pratiche agricole o la percentuale della dotazione nazionale dedicata a questa componente ecologica. Inoltre, alcune delegazioni hanno manifestato la loro opposizione alla proposta relativa alla ripartizione degli aiuti diretti fra gli Stati membri.

Sul concetto di "agricoltore attivo”, come formulato dalla Commissione europea, si sono espresse negativamente diverse delegazioni.  Mentre, le misure proposte a favore delle piccole aziende e per i giovani agricoltori sono state generalmente ben accolte.

In merito alla formulazione delle misure concernenti lo sviluppo rurale, la stragrande maggioranza delle delegazioni ha espresso preoccupazione dal momento che le misure proposte sembrano andare contro la semplificazione della Pac, che è considerata come uno dei principali obiettivi di questa riforma.

Per quanto riguarda i meccanismi di gestione del mercato, la maggior parte degli Stati membri ha accolto favorevolmente le misure proposte dalla Commissione. In particolare, hanno osservato che è interessante per introdurre, per tutti i settori, una clausola di salvaguardia al fine di adottare misure di emergenza. Alcuni Stati membri hanno espresso rammarico per la fine del sistema di quote per lo zucchero nel 2015, mentre altri hanno accolto con favore la liberalizzazione del settore che ne deriverà.

A conclusione del dibattito, la Presidenza polacca ha stabilito che, nella riunione di Consiglio di novembre, si terrà un dibattito politico sulla proposta inerente ai pagamenti diretti, mentre in quella di dicembre, il dibattito verterà sulla proposta relativa lo sviluppo rurale.

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