Strada spianata alla moratoria dei debiti
La mobilitazione della Coldiretti a Bruxelles e il forte pressing sulla Commissione europea hanno portato a un risultato importante: il via libera alla proroga degli aiuti di Stato in caso di crisi che consentirà di procedere in Italia con la moratoria del debito delle imprese agricole stritolate in questi ultimi anni da costi elevatissimi e dal progressivo calo dei prezzi riconosciuti agli agricoltori. L’incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e quello del Consiglio Europeo, Charles Michel, “ha fornito anche l’occasione per uno scambio di vedute in vista del Consiglio Europeo straordinario del 17 e 18 aprile” con il premier italiano che tra le risorse competitive dell’Unione su cui investire, ” ha indicato il settore agricolo auspicando allo stesso tempo una rapida attuazione della revisione della Politica Agricola Comune e delle misure volte ad alleviare la pressione finanziaria sugli agricoltori concordate al Consiglio Europeo di marzo.” Una misura sollecitata direttamente dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini a Bruxelles nell’ambito del Vertice dei Capi di Stato e di Governo che ha fatto dunque propria la proposta. Che è finalmente arrivata al traguardo. Il quadro adottato il 23 marzo 2022 consente agli Stati membri flessibilità nella concessione di aiuti. La Commissione europea ha annunciato l’11 aprile di aver inviato agli Stati membri per consultazione un progetto di proposta per una proroga finalizzata a mantenere il sostegno al settore agricolo alla luce delle persistenti perturbazioni del mercato provocate dalle guerre in corso. Il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato che scade a giugno è stato già modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022. Nell’ultima riunione del 21 e 22 marzo 2024, il Consiglio europeo aveva sottolineato l’importanza di un settore agricolo resiliente e sostenibile per la sicurezza alimentare e l’autonomia strategica dell’Ue invitando la Commissione ad accelerare i lavori per allentare la pressione finanziaria degli agricoltori e rafforzare i sostegni. Ora dunque la partita passa nelle mani degli Stati membri e si stringono i tempi per la moratoria dei debiti chiesta dalla Coldiretti a tutela delle imprese agricole italiane. |