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Studio Ue, la biodiversità diventa un affare da 900 miliardi

Una nuova relazione finanziata dalla Commissione europea sottolinea l’importanza di integrare la biodiversità nei piani aziendali dell’imprenditoria privata e nelle principali attività economiche di tutto il mondo. Il documento evidenzia che, anche se la maggior parte delle imprese continuano a considerare la biodiversità in modo piuttosto superficiale, un numero sempre crescente di queste è consapevole dei suoi potenziali benefici.

Lo studio dimostra come la biodiversità e i servizi eco sistemici offrono opportunità in tutti i settori di attività e la loro integrazione può creare un considerevole valore aggiunto attraverso la garanzia della sostenibilità delle catene di approvvigionamento, lo sviluppo di nuovi prodotti, la penetrazione su nuovi mercati e l’attrazione di una nuova clientela.

Per la Commissione europea le politiche destinate a gestire i rischi per la biodiversità e gli ecosistemi possono aiutare inoltre a scoprire nuovi vantaggi per le imprese, come ad esempio la riduzione dei costi dei mezzi di produzione grazie al miglioramento dell’efficienza delle risorse, allo sviluppo e alla commercializzazione di tecnologie a basso impatto, alla gestione e ideazione di progetti per ridurre l’impronta ecologica e alla fornitura di servizi professionali per la valutazione, la gestione e l’adattamento del rischio.

Alcune stime elaborate dalla PricewaterhouseCoopers sulle opportunità per le imprese a livello mondiale connesse alla sostenibilità in termini di risorse naturali (come energia, silvicoltura, agroalimentare, acqua e metalli) indicano un mercato potenziale dell’ordine di 2-6 trilioni di dollari entro il 2050 (a prezzi costanti 2008). Per circa la metà si tratta di investimenti supplementari nel settore dell’energia diretti a ridurre le emissioni di carbonio.

I mercati della biodiversità e dei servizi eco sistemici sono in rapida ascesa come dimostrano i dati della Forest Trends e della Ecosystem Marketplace, secondo i quali il mercato dei prodotti agricoli certificati nel 2008 era valutato 40 miliardi di dollari ma ci si aspetta che entro il 2020 raggiunga 210 miliardi e 900 miliardi entro il 2050. Inoltre, sulla base dei dati oggi disponibili, i pagamenti per i servizi ecosistemici connessi all’acqua e alla gestione dei bacini idrici, che nel 2008 rappresentavano solo 5 miliardi di dollari, potrebbero superare 30 miliardi Usd entro il 2050.

Inoltre, la relazione rivolge sette raccomandazioni chiave alle imprese e invita commercialisti, contabili e gli organismi di rendicontazione finanziaria a sviluppare norme comuni per valutare gli impatti della biodiversità e mettere a punto nuovi strumenti a questo scopo.

Il progetto "Teeb for Business", che farà parte della relazione di sintesi del Teeb (The economics of ecosystems and biodiversity, studio sull’economia degli ecosistemi e della biodiversità), sarà lanciato nel corso della Convenzione sulla diversità biologica che si terrà a Nagoya (Giappone) nell’ottobre del 2010.

In particolare il progetto raccomanda una serie di azioni per aiutare le imprese a minimizzare i rischi per la biodiversità e a cogliere le opportunità commerciali create dai servizi eco sistemici.

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