il Punto Coldiretti

Superpatata e mais, cresce il fronte anti-ogm

Ministri dell’agricoltura ancora una volta divisi per l’autorizzazione alla commercializzazione di quattro varietà di mais geneticamente modificati e della Superpatata ‘Amflora’.

I dubbi e le preoccupazioni espresse da Coldiretti riguardo alle autorizzazioni in questione, hanno trovato puntuale riscontro nel dibattito che si è avuto tra i ministri dell’agricoltura dell’UE. Senza dimenticare che sta crescendo sempre piu’ il fronte anti-transgenico , come dimostra la decisione del presidente francese Nicolas Sarkozy di attivare la clausola di salvaguardia contro il mais geneticamente modificato messo a punto dalla Monsanto, mettendo al bando il “Mon 810”. 

In effetti, nel corso della seduta di lunedì scorso, il Consiglio non è stato in grado di raggiungere la maggioranza qualificata necessaria per adottare, o respingere, le quattro proposte di decisione riguardanti l’autorizzazione all’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o ottenuti da quattro varietà di granoturco geneticamente modificato, MON863xNK603, MON863xMON810, MON863xMON810xNK603, GA21 e la proposta di decisione per l’immissione  in commercio di mangimi ottenuti della varietà di patata EH92-527-1, nota come “Amflora”.

Secondo quanto stabilito dalla procedura comunitaria, i dossier ritorneranno adesso nelle mani della Commissione che dovrà decidere, autonomamente e in via definitiva, sull’autorizzazione alla commercializzazione dei cinque OGM.

Per la patata “Amflora” si tratta della seconda decisione rimessa all’Esecutivo comunitario, già impegnato in un dibattito interno per autorizzarne l’utilizzo ai fini della coltivazione.

Nel corso della votazione in Consiglio, l’Italia si è espressa contro l’adozione delle proposte di autorizzazione alla commercializzazione delle tre varietà di mais, MON863xNK603, MON863xMON810, MON863xMON810xNK603 e della patata “Amflora”, mentre si è astenuta per la varietà di mais GA21.

L’esito del Consiglio ricalca quanto avvenuto, in precedenza, nell’ambito del Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute degli Animali, anch’esso incapace di raggiungere la maggioranza qualificata necessaria per l’adozione, o il rigetto, delle proposte  della Commissione relative alla loro autorizzazione alla commercializzazione. Al riguardo, è importante sottolineare come il parere positivo dell’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non sia stato, ancora una volta, ritenuto sufficiente per convincere le delegazioni della sicurezza di questi OGM.

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