il Punto Coldiretti

Ue, mantenere gli aiuti diretti anche dopo il 2013

L’Ue deve mantenere il regime dei pagamenti diretti che, oltre ad offrire una protezione agli agricoltori in termini di reddito, permette di finanziare la produzione di beni e di servizi pubblici (paesaggio, biodiversità, mantenimento delle aree rurali, ecc.) e consente di garantire la sicurezza alimentare (fornitura di prodotti agricoli e alimentari).

Questo in sintesi l’esito del confronto, nel corso della sessione informale del Consiglio dei ministri dell’agricoltura che si è tenuta a Brno, in Repubblica Ceca, sul futuro della Pac dopo il 2013, ed in particolare sul futuro dei pagamenti diretti.

Il dibattito è stato organizzato sulla base di un documento predisposto dalla Presidenza ceca, nel quale, oltre a mettere in evidenza l’importante  ruolo svolto dagli aiuti Pac, ha fatto un specifico richiamo, rivolto ad eliminare il differenziale degli aiuti tra i diversi Stati membri, come riportato nella parte finale del compromesso relativo all’accordo sull’Health Check del 20 novembre 2008.

La maggior parte dei ministri hanno sottolineato l’importanza di discutere e concordare le priorità politiche prima dell’impostazione del bilancio  post-2013 e  hanno riconosciuto l’obiettivo principale rivolto a mantenere l’attività agricola nell’Ue, ossia evitare l’esodo rurale e l’ abbandono della terra. Inoltre  i ministri hanno sottolineato che cambiamenti significativi dovrebbero avere luogo solo nel corso di un sufficiente periodo di transizione. In pratica i pareri sono divergenti sui metodi di finanziamento e sulla distribuzione (livello) degli aiuti diretti fra i diversi Stati membri, ma concordano ampiamente sul significato dei pagamenti diretti.

Il commissario all’agricoltura, Mariann Fischer Boel,  ha annunciato che la Commissione europea dovrebbe presentare nel 2010 (durante l’estate o all’inizio dell’autunno) una comunicazione che lancia un dibattito pubblico su questo tema. Successivamente, a metà del 2011, la Commissione presenterà proposte legislative sul futuro dei pagamenti diretti, contemporaneamente alle proposte sul quadro finanziario per il post 2013.

Secondo il Commissario, il ruolo e il contributo dei pagamenti diretti per il sostegno del reddito degli agricoltori dovrebbero essere diverso dopo il 2013: più del 90% dei pagamenti saranno disaccoppiati e dovrebbe essere portata a termine la transizione dei nuovi Stati membri verso il sistema generale dell’Ue-15.

Inoltre, la Commissione  è consapevole che l’Ue ha bisogno di proseguire il regime dei pagamenti diretti che offre una “rete di sicurezza” agli agricoltori in termini di reddito e consente loro la remunerazione per i beni e servizi pubblici (paesaggio, biodiversità, gestione del paesaggio) e garantisce la sicurezza alimentare. Ma, il Commissario non ha nascosto che  forti sono le pressioni  per modificare o sopprimere molte disposizioni importanti dell’attuale regime dei pagamenti diretti.

Per  Mariann Fischer Boel qualsiasi nuova ripartizione finanziaria tra gli Stati membri per il post 2013 deve andare nel senso di una maggiore uniformità degli aiuti diretti e  il rispetto della necessità di non basarsi più sui riferimenti storici, ancora utilizzati da alcuni Stati membri.

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