Accordo franco-tedesco contro le crisi alimentari
La notizia dell’accordo formale tra la Bfr tedesca e la Assfa francese (le due agenzie alimentari nazionali) ha preso in contropiede l’Agenzia Europea (Efsa). L’idea di fondo è quella di dare una visione unica del rischio alimentare in Europa, da parte di Agenzie realmente indipendenti dall’esecutivo nazionale e in anticipo rispetto ai tempi che l’Agenzia Alimentare Europea impiega per dare le medesime opinioni. Non solo: concordare sulla gravità del rischio sembra un aspetto fondamentale per poter poi agire in modo inequivocabile nella gestione del rischio stesso. Per ora, comunque, si inizierà a cooperare in modo più stretto per potere adottare approcci scientifici simili e fare squadra. Insomma, anche se i risultati non saranno immediati, l’obiettivo per il futuro è segnato. Nei mesi scorsi il tema sollevato dalle due agenzie era stato quello di cambiare completamente il sistema di valutazione del rischio in Europa da parte dell’Efsa: un’idea molto forte, che aveva causato non pochi imbarazzi e che avrebbe portato alla chiusura del sistema basato sui “gruppi di lavoro” (panel). Lo scorso ottobre la Direttrice Esecutiva Catherine Geslain-Lanéelle aveva rassicurato l’opinione pubblica dichiarando che la valutazione del rischio in Europa sarebbe continuata ad essere una prerogativa dell’Efsa, sebbene con una maggiore cooperazione tra Agenzie Nazionali, chiamate a fare rete. Ad oggi comunque, non è chiaro quanto potrà accadere nei prossimi anni. Molto dipenderà dalla valutazione che il Parlamento Europeo sulle Agenzie regolatorie della Ue, accusate a più riprese di essere lontane dai cittadini nonostante il loro potere di incidere notevolmente sulla legislazione in vigore. Robert Madelin, Direttore Generale della Direzione Salute e Consumatori, ha sottolineato come le Agenzie più piccole continueranno a fare riferimento e ad appoggiarsi ad Efsa, e che non è necessariamente una brutta cosa, l’accordo tra le due Agenzie Nazionali. |